Ovvio, Quella sera dorata

Non avevo pensato che per arrivare al cinema Apollo in una domenica pomeriggio bisognasse sgomitare nella folla che fa le vasche in Corso Vittorio Emanuele.  Mi sono ricordata che questo ingombro di umanità è  una delle ragioni per cui ho smesso di fare i regali di Natale.
Una tipa in vasca di fianco a me diceva ad un'altra " No, io non potrei stare a Milano, meglio la mia Cassina, dove non c'è in giro nessuno" Per forza, ho pensato, a quanto pare quelli di Cassina vengono tutti qua, alla domenica.
In ogni caso, al cinema ci sono arrivata.
Cosa dire di questo film? "Ovvio"
La storia è "ovvia": una fidanzata soverchiante, il protagonista deve dimostrare a lei ed a se stesso le proprie capacità, parte solo alla volta dell'Uruguay per carpire il consenso della famiglia di uno scrittore morto suicida  per scriverne  la biografia, in Uruguay scopre un mondo diverso, schemi diversi di vita,  e insomma alla fine tutti i personaggi arrivano a capire e conquistare quello che mancava loro, tutti vivranno felici e contenti. Entusiasmo che non fa male condividere, in questi tempi bigi. In ogni caso c'è un romanzo incompiuto, gioielli celati…
Il titolo italiano non lo ho mica capito tanto, cosa c'entra con il film,  meglio quello originale, The City of Your Final Destination.
Ecco, detta così, la trama non invoglia di sicuro, ma al solito non mi piace raccontarla nei dettagli per non rovinare il gusto del film,o del libro che sia (che nessuno però leggerà mai dopo aver visionato questa rece).
"Ovvio", è anche la recitazione efficace, in un film di Ivory, mai visto un film di Ivory con attori sbagliati,  film in genere maliconici e nostalgici delle cose com'erano un tempo.  Questo,  che offre parecchi scorci naturalistici, invece non è ambientato in Inghilterra, ma  prevalentemente nella fattoria di Ocho Rios, velata  dal tempo ma pulsante di vita, in questa orgia di spazi aperti.
Un po' "ovvi" anche i personaggi, insomma ti aspetti come sono e  cosa faranno,  e nel corso del film ne hai via via la conferma.
Nonostante tutte queste ovvietà, resta nell'insieme un film gradevole e  tranquillizzante, nel quale ogni inquadratura è un'opera d'arte, e questo è già appagante. 
Pensieri: il musetto tutto francese di Charlotte Gainsbourg… non è bella, secondo i canoni della bellezza, però è bella, e mi ritrovo a scrutarla per scoprirne il segreto.
L'amore e il sesso, pur essendo un film che definirei di sentimenti,  non sono invadenti.
L'impegnativo cane iniziale, che veniva nutrito con dieta apposita, è sparito nel corso del film.
Nel trailer, si succedono le inquadrature degli attori, Anthony Hopkins, premio Oscar, Laura Linney candidata all'Oscar, Charlotte Gainsbourg, Palma d'Oro, e quindi Omar Metwally (il protagonista, o meglio l'agente provocatore) che invece trasporta valigioni sotto la pioggia. Forse un giorno anche lui sarà candidato a qualcosa, forse.

7 pensieri su “Ovvio, Quella sera dorata

  1. Juliettefree

    Sicuramente è un film che vedrò, non sei male a recensire, non preoccuparti; capisco il tuo modo di farlo perchè anche io mi faccio assalire dagli scrupoli, e dico e non dico, per paura di rovinare la festa agli altri!  mi piace Anthony Hopkins, e mi piace moltissimo anche Charlotte Gainsbourg (che ho adorato in "Jane Eyre"—->il libro è bellissimo!!!)…

    Oggi, invece, in questa giornata grigia e ventosa che ben si addice alla "festività", ho tutta l'intenzione di vedere Louise-Michel… sono proprio curiosa! ……mhmhmhmhm  
    Ti auguro una buona giornata!

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  2. nellabrezza

    questo film non m'entusiasma. (io ho invece "recuperato" Baària di Tornatore…), mi piace invece questa espressione "ingombro di umanità"…che sento tanto, al punti di farmi amare sempre di più posti deserti e silenziosi.

    anche "fare le vasche" non la conoscevo. un rito perditempo.

    ele

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  3. tiptop

    fare le vasche, mi sembra si dica più delle cittadine, andare su e iù per le vie del passeggio.
    in effetti ieri ero disperata, lì in mezzo, non so cosa avrei dato per sparire!

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  4. RW2punto0

    I film di Ivory sono un'assoluta garanzia di qualità. Anthony Hopkins non si discute… sarò curioso di vederlo nel prossimo film di Woody Allen. La Gainsburg mi piace… la ricordo 15 anni fa nei panni di una convincente Jane Eyre…

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  5. luigi7

    dovresti fare la promotrice di film…bella recensione, riesci a incuriosire il lettore, e non è poco…non sono proprio quello che si dice un cinefilo, putroppo io son malato di calcio,ma seguo su SKY diversi film, e Hopkins lo ritengo un ottimo attore…anche a Torino, quiando si gira in centro, si dice fare le vasche…

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