Archivio mensile:agosto 2007

Ci provo…blogday2007 anche se non è bello per gli altri che non puoi nominare perchè sono solo 5… è come quando ti dicono la canzone più bella, il libro più bello, il film più bello… ti si affollano mille titoli, mica cinque…
e allora dico cinque dei blog che seguo da sempre …
elfkoenig           www.elfkoenig.splinder.com
sense                www.dietroilbancone.com
markino            www.mymanifesto.splinder.com
pcube               www.radiOnOwhere.splinder.com
mareprofondo   www.mareprofondo.splinder.com

La pubblicità sui nostri profili…è per lo meno curiosa.

Io ora ho : Foto Donne, entra in Alice Love e parla subito con la persona che hai scelto… e poi Cerco Donne – incontra la tua donna ideale

un mio amico rimedi contro eiac ulazione prec oce ed impotenza 

un altro la pubblicità di una rivista dello schieramento politico opposto…

un altro innamoratissimo della moglie The club Il video della tua ragaza ideale   e  Come sedurre una donna anche se non sei il suo tipo.

un altro psichiatra e poi superbiomin per ritrovare l’integrità fisica e mentale….

Insomma…

L’altra sera….. 

Mamy ho trovato un lavoro. Cinqueeuri all’ora e vado quando voglio, se un giorno ho troppo da studiare non vado. Al kebab, per aiutare in cucina e più avanti rispondere al telefono. 

Cinqueeuri all’ora e manate, ad una ragazza carina come te. Giurami che se succede non vai più, dice il fratello. Almeno centoeuri dice la madre.

Non l’abbiamo mica presa su serio…sono due giorni che sta andando, per provare. Intanto ha imparato a fare le pizze, deve diventare più veloce, ha detto. Kebab e pizze a domicilio, dove andava a mangiare ogni tanto il kebab, per fortuna non è lontano da casa. E se la prendono, pare ci sarà addirittura  il contratto… credo esista qualcosa per studenti, con un minimo di ore settimanali.

Un po’ mi vien da ridere, immaginandola a far pizze, lei che non richiude un coperchio in cucina manco a morire,   un po’ mi fa tenerezza,  ieri era "stanca"… ma sono due sere che arriva tardi, per forza, e che mette le cose nella lavapiatti.

Però la voglio vedere… maturità, patente, il cane, kickboxing e kebab… per me  scoprirà che non avrà poi tanto  tempo di andare a spenderli,  i suoi soldini… beh no quello si trova sempre….allora…spero che studi, ecco! 

Comunque sono contenta. Contenta che la cosiddetta "nullafacente" Princess abbia dimostrato iniziativa… e contenta dello spirito con cui affronta  la cosa. Magari anche con la punta del naso infarinata.

Mi è venuta un’idea… lanciare i wurstel & curry tedeschi in Italia…

APPOST PER MIMMO

Avast’ nirv  Avast’ cavat…. qui sta diluviando!!! Tuoneggia. Ora si tant’acqua mica quella di oggi qui che poi si soffocava in umido, pomodoro cipolline.

Il cielo tutto nero, stamattina presto. Il cane incollato alle mie gambe, tremava come la tapparella lasciata a metà, attraverso la finestra aperta il vento entrava nella stanza mentre mi vestivo… però davvero, il mal di testa non c’è più.

Niente bicicletta, allora. Ieri aveva anche le gomme sgonfie e col mal di testa non avevo avuto voglia di mettermi  a gonfiarle. Spero che non siano rovinate… certe volte mi trovo a ringraziare di saper andare a cavallo…nei pezzi di pavet o di asfalto sconnessi, mi viene da alzarmi sulle staffe per alleggerire il destriero. Bei tempi, quando facevo a cavallo le scalinate di inerpicate chiese liguri…e si attraversava l’Entella,  e in un sentiero mi sono presa una mela in fronte, e in un bar avevano dato al cavallo, rovesciandola sul vassoio,  la grappa che io avevo rifiutato… e il cavallo se l’era leccata, la grappa… Lotus, si chiamava. Grigio pomellato.Forse il mal di testa mi viene per quello che respiro attraversando Milano a pedali?  Oggi finalmente mi sento serena…

Ora ho voglia di sorridere…  e forse anche il mal di testa se ne è andato.
Una serata così… mi sono  buttata sul divano, stanca, stanca anche del mio mal di testa che non mi lascia da tre giorni e mi rende tutto faticoso, quando vorrei fare tante cose.
E mi sono messa  a piangere, gli occhiali  si appannavano. E poi smettevo, e poi ricominciavo. Mi sento confusa. Ho dentro di me grovigli di sentimenti, di conquiste, di sconfitte, di dubbi. Dalle stelle alle stalle in brevi attimi di vita. Non sono capace… si sono capace. Sono forte…sono stanca di essere forte.
La paura di perdere la mia energia positiva  prima di essermi "stabilizzata", mi sto rivoluzionando, mi sto mettendo in discussione da un po’ di tempo ormai… non è sempre facile. Non è facile per l’età, per i miei desideri, per quello che sento dentro e come sono fuori. Non ho più tempo… il tempo, il tempo…sempre il tempo.
La chat, i messaggi … sono una stupidata, vero? E’ quasi obbligatorio parlarne male, denigrarli .. Eppure… quante volte mi hanno portato il pensiero e il sorriso di amici e mi hanno fatto sentire meglio, e che forse non sbaglio tutto… Anche stassera  per esempio.                                                                                                    
                  

Michele

Nel commento a questo post  giustamente l’ amico Elfk chiedeva cosa era successo a mio nipote.

Quello che è successo  a mio nipote è uno dei momenti più duri della mia vita.

Ho sofferto tantissimo quando è mancato mio padre, ma un genitore anziano, lo sai che prima o poi succede. Ma che muoia tuo nipote di quasi 23 anni no, non lo sai, ed in fondo non lo saprai mai, non lo vorrai mai sapere.

E’ successo il 14 marzo 1992, e se penso a lui, lo penso vivo. Credo che non sia passato un solo giorno che il mio pensiero non  sia corso a lui o a mio padre, anche se davanti alla  loro tomba dopo la sepoltura non  ci sono andata  più. Non sono lì dentro, per me, non ho niente a che spartire con quel posto.

I telefoni cellulari all’epoca non erano diffusi, magari lo fossero stati. Non ricordo chi mi ha dato la notizia, so che mia sorella disperata stava  partendo per Morbegno accompagnata da nostro fratello, Michele era ferito in un incidente, l’ospedale non dava particolari al telefono, dovevo avvisare l’altro suo figlio che era con gli amici al bar  vicino a casa mia., abituale ritrovo del loro gruppo. So che ho provato a chiamare l’ospedale, e chi mi ha risposto ha detto che non poteva dirmi niente, che mi passava uno degli amici che aveva scortato lì mio nipote. Christian mi ha detto che era grave, che un cretino che non si era fermato lo aveva sorpassato in curva e lo aveva preso dentro,  loro due amici  erano davanti con le loro moto e non vedendolo erano tornati indietro e lo avevano trovato.  Recisa l’arteria all’altezza della coscia, emorragia inarrestabile, lo trasferivano d’urgenza a Sondrio. Sono corsa a cercare l’altro mio nipote, il fratello, e gli ho detto corri. Era incredulo. Aveva la vecchia sgangherata  R4 mi ricordo. Qualcuno forse Christian, mi ha telefonato che Michele era morto. Ricordo che sono rimasta lì silenziosa, i miei bambini dormivano, il capofamiglia guardava fisso davanti a sè sul divano, e poi ho preso a pugni il muro e mi sono messa a piangere come una pazza. Ricordo che la mattina mi sono svegliata presto, col pensiero “Non vedrò mai più Michele” e mi pareva di impazzire. Abbiamo portato i bambini dalla nonna. Siamo arrivati a Sondrio, era una domenica mattina calda, di code.   Ho incontrato per strada mia sorella e mio fratello,  ci siamo abbracciate, mi ha detto dove trovavo Michele.  Ho visto Michele immobile, e pallido, l’ho baciato, guardato e riguardato, e poi non lo volevo più guardare così, e siamo ripartiti per Milano.

Ho saputo che il funerale religioso sarebbe stato officiato dal fratello prete della mia vicina. Gli ho fatto una lettera dove parlavo di  Michele, un ragazzo  sano e senza compromessi, amante della natura e della musica,  morto andando in Val di Mello per scattare fotografie alla vita. Non lo aveva

detto a nessuno, che conoscevo il prete. E’ stato il mio modo di salutare Michele. Un funerale paradossalmente vivo…i ragazzi del complesso in cui suonava Michele, silenziosamente durante la cerimonia avevano sistemato all’uscita  i loro strumenti e lo hanno salutato suonando la sua musica.

La  mattina del funerale il guidatore della macchina, che era poi stato rintracciato dalla polizia seguendo come pista i possibili danni alla carrozzeria, si era presentato davanti al portone di casa cercando mia sorella ed era stato  allontanato,  trattenendo mio cognato che stava per pestarlo.

Mia sorella per un sacco di tempo si è tenuta lontana da mia madre e me dicendo che la avevamo lasciata sola, ma in realtà lei vedeva e voleva solo la compagnia degli amici di suo figlio, che le potevano dire di più di lui.

Non oso immaginare cosa sia per una madre. Io con questi nipoti ci ero quasi cresciuta, come fratelli minori, avevo dodici anni quando era nato il maggiore dei due.

Già detesto non sentirmi autosufficiente…vorrei prendere un pc nuovo,  che sia mio e veramente personal… ma non sono autonoma nella scelta…i miei canoni non sono di estetica  ma a quanto pare agli esperti sembrano ridicoli…
E poi un giorno di lavoro e mi sento già a pezzi, è vero che dopo l’ufficio sono andata con un collega a trovare un’amica in ospedale, e dopo l’amica con mio figlio a vedere i pc da media  w…. ma era già tutto il giorno che mi sarei buttata via il cervello, e nausea…
E poi arrivo a casa, e vicino al mio pc la scatoletta dei fazzoletti di carta vuota… Mi viene rabbia, disperazione, vorrei piangere, vorrei dire ma voi tre che cacchio volete da me. Lo so che è una cazzata… Io so che quella scatola vuota potrebbe restare lì in eterno, anche se sanno che in uno scomparto in bagno di solito c’è quella di scorta, e resta lì finchè la tolgo, ma non posso dire adesso la lascio lì all’infinito, perchè gli altri non la noterebbero neanche  più, non serve ergo non esiste,  e sono l’unica a cui dà fastidio che sia li vuota a fare l’inutile.
Questa è una metafora, tutto il resto qui funziona così, e io sono profondamente stufa stufa stufa, le cose non cambiano mai. E intanto la testa mi scoppia e sto facendo fatica a fare qualsiasi cosa.

Ecco… sono in ufficio e ho già mal di testa,e  nausea, non scherzo, davvero… Fa di nuovo un caldo spaventoso… eppure stamattina era bello in bicicletta, fresco, il traffico non c’era ancora, ma è lunedì mattina, molti negozi aprono al pomeriggio, la prova del fuoco per i rientri sarà domani. Pedalavo cercando di riannodare il pensiero al lavoro che avevo lasciato per sole due settimane, certo che in queste vacanze ho "staccato" bene.  Al Parco Ravizza mi stavo godendo la strada in discesa… poi ho pensato no, voglio passare tra le piante, sentire i profumi… la ghiaietta umida sfrigolava, l’erba non era tagliata da un po’, c’erano i fiori di malva e i piumini da soffiare del tarassaco… Sono stanca di inutilità, mi sento sopraffatta…Fare creare amare.

Nel pomeriggio sono andata in piscina con mio figlio… vorrei esserci ancora adesso, in acqua, o meglio ancora vorrei essere sulla spiaggia di notte, ad ascoltare il mare, magari appoggiata ad una roccia, le dita che accarezzano la sabbia ghiaiosa…e magari anche la persona giusta vicino.
Invece sono qui,  l’aria è immobile, le zanzare no.  Perfino i gatti non si rincorrono, questa sarebbe la loro ora di pazzia.
Non ho voglia di rientrare al lavoro,  vorrei continuare ad occuparmi della casa… strano questo,  mi ero disamorata completamente, ora ho voglia di mettere a posto le cose. Credo che le cose entrate in casa siano  troppe, tra lo sgombero di casa della mamma  e il ritorno del figlio,  ho trovato un posto quasi per tutto, ma anche certe cose di uso  frequente ora bisogna scavare per  trovarle, ed il mio elevatissimo gusto per la funzionalità ne soffre che più non si può, per non parlare del fatto che per certe  sono l’unica depositaria della mappa per ritrovarle…
In campagna avevo passato in rassegna la casa,  riempiendo un bel paio di sacchi neri, ed il bagagliaio della mia macchina… infatti tornando a Milano sono passata dalla ricicleria. Ora qui vorrei fare altrettanto…  ma una minaccia incombe sul mio cuore, credo non potrò fare a meno di accoglierli… Insomma mia sorella vuole eliminare gli LP del figlio, che non c’è più dal 1992…stavano su un ripiano che è caduto…sono tantissimi, quasi un metro di dischi. Quelli di Blues, ha detto, li ha presi il fratello, questi restano, non so più dove metterli. Che dischi sono? ho chiesto. Lei ne ha preso uno in mano, dicendo " Questo è Springsteen"…Insomma… Però devo trovare un piatto per sentirli, ho già i miei che stanno in silenzio, John Mayall, Santana, Donovan, Cat Stevens, Rod Stewart Beethoven.

Il bello dei gatti neri…è che li fotografi e non ci si capisce niente…
Con gli occhi chiusi poi…è tutto solo nero….
micionemicione

farfallaCerco di chiudere in bellezza…
devo dire che non ho molta voglia di tornare a Milano…adesso era anche tornato il sole, e ho finito di riordinare la casa qui, mettendo tutti i bottoni nella scatoletta dei bottoni, le mollette da bucato nel cestino delle mollette, il bastoncino degli shangai nella scatola degli shangai… devo aver fatto chilometri oggi per casa.
Avevo fatto una pausa perchè avevo visto due farfalle marroncine e bianche che sfarfalleggiavano in coppia, ma non sono riuscita a catturarle. Ma intanto è arrivata quella gialla, che quando si incontrava con le altre due si bisticciavano e si svolazzavano contro tutte e tre.

farfalla
Poi si è fatto vivo un ospite, che invano avevo cercato in questi giorni, ma la scopa di saggina sembrava disabitata. Questo è il nostro grillo domestico…vicino alla grondaia. O sarà una grilla?
Dopo cena cerco il nomi sul libro delle farfalle, se li trovo li posto.

VABBE’
Non sempre in campagna si viene risvegliati dal canto degli uccellini… che qui per lo più è poi il gracchìo delle gazze…
traffico agrestevendemmia

Forse l’immagine non è chiara, ma ho fotografato la vendemmia. E’ una macchina che raccoglie l’uva, e quindi la rovescia ne la rimorchio.
C’è questo coso che passa tra i filari e raccoglie…. comunque prima la mano dell’uomo è passata a tagliare i tralci che, lo dice la parola stessa, intralciavano, e poi l’omino con cappello e cesta seguiva a raccogliere i resti rimasti attaccati. Sarà. Quindi morirà la figura del vendemmiatore, sta nascendo la figura lavorativa dell’acinatore, un po’ come la spigolatrice di Sapri, che curiosamente raccoglieva spighe e non spigole pur essendo sul mare.
Invece ho avuto non so come il sospetto che il bel tempo non avesse retto, data la comparsa della signorina, che faticosamente trasportava la sua casetta sulla foglia.
chiocciolinachiocciolinaInfatti c’è vento, ed il sole se ne è andato. Domani penso che torneremo a casa,  che avrò meno occasioni di scattar fotografie. Mi resteranno solo i giochi di nuvole sopra il tetto di eternit che vedo dal mio ufficio…o qualcosa mentre vado in bicicletta.
Non sono stata male in queste vacanze solitarie piovose e silenziose. Ho dormito veramente tanto, mi sento tranquilla, ho riordinato un po’ la casa qua… non ho come al solito fatto tutto quello che progettavo di fare, volevo leggere un sacco, e ho letto solo un pochino, volevo riordinare i documenti casalinghi, e non li ho neanche toccati, saranno ormai 10 chili di carte che mi sono portata dietro da casa, volevo riordinare l’archivio di fotografie nel pc, ed anche quello l’ho fatto poco. Poca piscina, nonostante ci  abbia resistito anche col vento.
Mi porto a casa il mal di schiena, spero che col cambio di letto passi….
Brrr, ho quasi freddo.