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Accadde tre anni fa

Ieri sera, tornando a casa, c’erano sull’autobus due anziani che parlavano tra loro:  uno scende, ne prendo il posto.
Ho così davanti a me una signora coi capelli bianchi, che mi dice ” Che giro dell’oca fa la 61″. Io dico, “ma no, perchè”, e lei mi dice di venire dal capolinea.
“effettivamente allora sì, è una linea lunghissima” rispondo.
Mi dice che era stata a tenere la nipotina, ma la figlia non capisce il suo disagio ad attraversare tutta Milano per essere lì in tempo perchè vada in ufficio. Sarebbe arrivata ora a casa (erano le 20 passate) e certo non cucinava, è vedova. Poi mi dice
“Lei è stanca. Lo vedo, ero dottoressa, sa? Ma non stanca di oggi, è stanca da un po’.”
credo di agitare le sopracciglia
” Mi raccomando, abbia cura di sè, perchè poi quando ha bisogno non c’è mai nessuno, non c’è figlio che tenga.”

Su, più gentili!

 Stavo scendendo le scale della metrò di Brenta quando sento la voce di una bambina di circa quattro anni, dietro di me:
– Mamma, non sono gentili con me, non mi trattano bene, mamma –  drizzo le orecchie, la bambina credo fosse sudamericana, stavo per scoprire gravi ingiustizie? la soldina di cacio continua
– Mamma le cose me le possono dire gentili.
La madre si preoccupa un  po’ – Ma cosa ti dicono?
– Continuano a dirmi scrivi qui, colora lì… potrebbero essere gentili, no?

Storie vive.

Il mio lago non è solo lo scintillio dell’acqua sotto il sole, e i battelli d’antan, ed il colore dei fiori, e le inquadrature offerte dalle lunghe palme. Ho imparato a conoscerlo come una sorta di teatro, il domestico lungolago di Pallanza racconta un’infinità di storie, se ti fermi a guardare.
Nel porticciolo nuotava giorni fa una papera madre di tre pulcini, ed uno di essi si allontanava sempre, restava indietro, andava avanti…  la madre sembrava incurante,  il piccolo si era perso tra le barche  ormeggiate e non la trovava più,  nuotava pigolando disperato,  ma il resto della famiglia sembava non sentirlo. Ero preoccupatissima. Finalmente ha scorto  la madre,  sull’altro lato del porticciolo, ed ha  fatto una traversata che sembrava un minuscolo motoscafino, con tanto di onde ai lati, per raggiungerla.  L’altro giorno, una papera nuotava con tre piccoli nel lago aperto, ed uno si allontanava sempre… ma non c’erano le barche a nascondergli la mamma e i fratellini, mi sembrava di conoscerli. O no?