Stavo pensando a ieri, al funerale del papà di una mia amica, in una splendida nordica gelida giornata di sole. Tra le villette a lato di via Lorenteggio, trovare la casa in via delle Rose non era facile, il quartiere sembrava costituito tutto da via delle Rose, un segmento spezzato con enne diramazioni. Un gambo con le spine, appunto.Ho chiesto ad una signora col carrello della spesa, il giovedì è giorno di mercato, paffuta ed imbacuccata in una giacca di lana violetta. Gentilmente la signora mi ha indicato quattro o cinque possibilità dove potesse trovarsi la casa, l’unica cosa che mi confortava era che un carro funebre è cosa che si nota in una via. Mi sono lasciata sfuggire che dovevo essere ad un funerale e la signora è apparsa affranta. "Non è possibile! tutti i giovedì. Giovedì scorso ho saputo che era morta una signora e c’era il funerale. Ma chi, chi è che è morto" il nome … "Li conosco !" siamo passate davanti alla sua casa, è saettata all’interno. Ho proseguito ed ho trovato quel che cercavo. Pochi attimi dopo piombava la signora violetta salutandomi con circostanza e fiondandosi poi sulla vedova. Ignorata dai più, si è doverosamente comunicata ed alla fine della cerimonia non l’ ho più vista.
Mentre la guardavo prendere l’ostia, ripensavo al catechismo della mia infanzia. Guai fare la Comunione con peccati sulla coscienza, ed avevo l’ansia di confessarmi quanto più vicino possibile al momento della Comunione, per essere sicura che la mia anima fosse ancora bianca che più bianca non si può, era così difficile non fare neanche un peccato, si facevano perfino col pensiero! Ed avevo grandi dubbi. il pensiero mica lo si controlla molto, e se io penso una cosa che non devo e subito dopo penso che ho sbagliato, vale lo stesso come peccato o lo cancello? E invece questa signora, che non poteva essersi preparata, disinvoltamente si comunicava, così sicura di essere monda da ogni peccato dall’ultima volta che si era confessata. A meno che oggi con la confessione non rilascino un breve periodo di garanzia per il biancore dell’anima. Certo che io e l’ansia abbiamo un legame lontano. Ansia e insicurezza…dentro di me sono praticamente sinonimi.