Su Facebook gira questa catena, di dimensioni bibliche … devi poi nominare altri 25….
1) Quando qualcosa dentro mi dice che una cosa è sbagliata, la faccio lo stesso.
2) Da bambina ho rischiato di soffocare per un wurstel, lo stavo rubando dal frigorifero ho sentito arrivare qualcuno e …
3) Sempre da bambina, in vacanza sul lago Maggiore, passavo un sacco di tempo nel fienile, c’erano le gabbie coi conigli del giardiniere e passavo i fili d’erba attraverso le reti, e a volte le cucciolate di micini. Se mi si addormentava qualche micino in braccio e sentivo chiamarmi, non rispondevo per non svegliare il gattino.
4) I miei ricordi più teneri, solitari, sono legati a quella villa sul lago.. adoravo anche l‘officina del giardiniere e mi divertivo a fare la punta ai chiodi con la mola, girava, girava,girava veloce, con la manovella.
5) Ho sofferto un sacco il giorno della Prima Comunione: ero dispari in fondo alla fila per due delle comunicande, nessuna aveva voluto stare in fila con me perché avevo il “vestito di famiglia” ingiallito nel corso della storia, e liscio, i vestiti delle altre erano bianchi e coi pizzi e con le balze. Forse nasce da qui la mia apatia elegantiae.
6) Mi è capitato di sognare più volte nel sonno il mio primo ragazzo “intenso” come fosse reale, diceva che aveva bisogno di me, e non saprei come arrivare a luii, e credo lo stesso lui non potrebbe trovare me, è anche per questo che ho provato FB… ma non c’è.
7) Ho un’irresistibile necessità di creare…due figli non son bastati.
8) Detesto le persone grette, ignoranti (nel senso che sanno tutto loro e g’han capì nagott ) e volgari.
9) Adoro le coccole, ma preferisco sempre la verità bruta.
10) Una notte mi sono svegliata e mio padre urlava a mia madre sei una bestia incancrenita dal gioco. Poi si sono separati, poi sono tornati insieme. Mia madra a 95 anni gioca ancora.
11) Quando ho portato il mio cane boxer dal veterinario perché non si muoveva più, e abbiamo deciso che non c’erano più cure valide sono tornata a casa guidando senza vedere niente per le lacrime e mi veniva rabbia pensando che qualcuno vedendomi avrebbe potuto dire “era solo un cane” Ora provo lo stesso affetto per il micione, Zampito.
12) Mi chiedo perché devo scrivere 25 cose su di me quando qui in FB ci diciamo cosa facciamo dal mattino alla sera? Sono tantissime, 25 cose.
13) Al lavoro, assunta in banca come figlia di ex dipendente, (dirigente, però) mi sono sentita trattare da molti come la figlia di papà, tipo rubi il posto di lavoro ad uno che ha bisogno, ah sì fai straordinario perché a casa hai la cameriera, i figli dei ricchi sono sempre biondi, ero sempre la figlia di. Una sera papà mi raccontò che allo sportello gli avevano detto “Lei è il papà di Cristina?” salutai la notizia con un grido di vittoria, si vedeva la luce in fondo al tunnel.
14) Ho raccolto le firme per con il partito radicale, ai tempi, per la legge sull’aborto, e mio padre in casa non mi parlava e le amiche dei miei che mi incontravano in corso Vercelli (di fianco a casa, praticamente) a reclutare firmatari facevano finta di non conoscermi.
15) Da bambina ero spesso sola e disegnavo piantine dell’allevamento di cavalli che un giorno avrei avuto, stalle, prati, recinto per puledrini… e poi fondavo Club e facevo le tessere con le decalcomanie, con Qui Quo e Qua.
16) Denotavo un forte spirito affaristico e imprenditoriale. Compravo dal panettiere un etto di Fruttini siciliani Caremoli e li rivendevo alle mie due sorelle golose a 5 lire l’uno, poi reinvestivo. Sul lago Maggiore raccoglievo i pinoli, rompevo i gusci e li vendevo ad una lira l’uno, c’era anche la mano d’opera.
17) Qualche anno fa avevo un forte impulso a esprimermi scrivendo, ma non sapevo scrivere un libro, e dicevo al mio collega che almeno da ragazza avevo l’amore a Roma, e ci si scriveva, era uno sfogo. Poi lui è andato al caffè e quando è tornato gli ho detto “Ho la sua mail” , la mail di chi, ha detto lui, ed io “del mio di Roma”. “Ma tu sei fuori” ha detto il collega. Avevo telefonato alla banca dove sapevo da una quindicina di anni prima che lavorava, me lo sono fatto passare e gli ho detto. “Ciao, se ti scrivo mi rispondi?” e lui mica si è scomposto “Certo” e mi ha dato la mail. Ci sentiamo ancora ora.
18) Credo di avere un istinto animalesco nei confronti delle persone, nel fidarmi o non fidarmi, simpatie ed antipatie. Condividevo infatti gli stessi gusti della mastina napoletana di mia zia. Mi ricordo la faccia di mia madre spaurita col naso incollato al vetro della porta finestra che mi guardava girare in giardino sempre seguita da quel grosso cagnone grigioscuro .
19) Le sensazioni mi arrivano da uno sguardo, da una parola, da un sopracciglio, nel dire nel fare nel gesticolare…e posso “cancellare” una persona per una sensazione “no”., impalpabile, indicibile, nel senso troppo sottile per riuscire a dirla. Altrettanto per il sì.
20) Sto per andare a vivere da sola e mi sono accorta che metter su casa con pochi soldi non è facile, è però una bella sfida
21) Nuoto malissimo, non ho stile, vado storta, mi annoio profondamente (nel mare no però) ma mi fa tanto bene. Mia figlia in piscina ha detto che è impossibile starmi dietro: vado troppo piano.
22) Ho qualche ansia, per esempio nel fare strade che non conosco, e anche attraversando il ponte della Becca (confluenza Po-Ticino) non vedo l’ora che finisca; però verso sera, qu quel ponte, ci sono dei tramonti splendidi, il sole rosso sull’acqua lenta del Po.
23) Adoro le vecchie cose.
24) Detesto le case tenute che sembra debbano essere fotografate per una rivista di arredamento: il mio criterio è che le cose devono stare dove servono, ed allora casa mia sembra sempre un po’ stile camping. Tipo, è inutile tenere i detersivi della lavatrice in un armadietto, tanto vale tenerli sulla lavatrice..
25) Non ci credo che siate arrivati a leggere fino a qui!
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