Archivio mensile:luglio 2013

Io e il Vescovo di Roma

Lo sentivo, che non mi avrebbe tradito, lo aspettavo a varco, avrebbe dovuto dire qualcosa sui gay, prima o poi, e  in questo viaggio di ritorno dal Brasile, si è espresso sui gay, non solo quelli del Vaticano, e sul ruolo della donna nella Chiesa. Ha parlato anche d’altro, ovviamente.

Non credo affatto che il Vescovo di Roma sia un’operazione mediatica della Chiesa, lo ascolto e gli credo, d’istinto, e di solito ho un buon istinto.
E poi deve avermi letto quando ho scritto che il problema sono le lobbies, non i gay.
Penso che non sia il solo, con queste idee, all’interno della Chiesa, forse è il solo ad avere visibilità. Speriamo, Gesù mi è sempre piaciuto, ma non ho mai amato le impalcature che gli hanno messo intorno, mi son sempre sembrate molto distanti e divere dalla persona  di Gesù, sì, persona, poi il discorso so che può essere complesso, ma Gesù era persona.

http://video.corriere.it/papa-non-giudico-gay-vaticano-chi-sono-io-giudicare/644653d8-f851-11e2-a59e-96a502746665

Dal calzolaio

Oggi sono riuscita a passare dal calzolaio, il negozietto nella piazza dove abitava mia madre e non lontano da casa mia. Una vera bottega… già l’anno scorso aveva salvato la vita ai miei sandali, che avevo comprato uguali in due anni successivi, erano troppo comodi.
Me li curerà,  non sono in fin di vita.
Abbiamo chiacchierato un po’, è un egiziano, dice di essere tra i primi arrivati a Milano. Abbiamo parlato della situazione economica, che non lascia scampo, ma dove vanno a finire i soldi che paghiamo in tasse, c’è in giro la disperazione, insomma i discorsi che in questo periodo è difficile non fare, li leggi sui giornali, li senti al bar, li ascolti sul filobus quando la gente parla col telefonino, li vedi sui volti. Gli unici sordi ciechi sono quelli che ci amministrano, infatti poi alla tele senti che sono aumentati i fallimenti per colpa dello Stato che non paga. Anche lui come me ha la sensazione che ci sia un gioco perverso di qualcuno che vuole diventare padrone del mondo.
Ma mi dice che questo si verifica perchè è un problema di cultura,  la gente ha perso i valori, esiste solo il dio Soldo, e che  chi fa il male, dovrà renderne conto, perchè c’è di sicuro un motivo perchè Dio ci ha messo sulla terra, ci sarà il Giudizio.
Mi dice che nel suo paese sta crollando tutto, un paese come il suo… e gli dico che anche noi, insomma, Roma…era grande anche Roma. NO, mai come l’Egitto.  Non insisto… dell’Egitto mi viene in mente la Sfinge, gli omini di profilo, le mummie e il gatto sacro, di Roma il Satyricon, Nerone e Tiberio, il Colosseo e scaccio il pensiero di Alemanno.
Mi racconta che sua moglie è italiana, ha due figlie, una laureata in lingue, con borse di studio e un Erasmus,  alla Statale con la lode, e l’altra in architettura alla Bicocca con 95.
Ah, questi immigrati, che vorrebbero la cittadinanza… come fosse chissà che, questa cosa sempre più slabbrata, e prosciugante.

Ricetta estiva

Prendete un’anguria, portatela in cucina.
Appoggiatela su un carrellino.
La gatta entra in cucina e si spaventa da morire vedendo quel coso verde minaccioso che prima non c’era, diventa lunga un metro, annusa circospetta, oscillando il capino da destra e sinistra, e se ne va, non convintissima.
Se non avete il frigorifero portatile per angurie, togliete dal frigo tutto quello che c’è e metteteci l’anguria: l’anguria si gusta meglio a temperature esterne intorno ai 36°-40°. Potete anche riempire la vasca da bagno di acqua fredda e mettercela, il nipotino alla sera sarà entusiasta di giocare con una astronave invece di paperelle e mini-pony.
Un’ ora prima di uscire di casa portando l’anguria da offrire nella serata, toglietela dal frigo, appoggiatela in piedi sul tavolo di lavoro,  controllate che stia ben ferma e tagliate come fosse un coperchio l’estremità opposta.
Ora, dovete solo svuotare l’anguria e tagliare il contenuto a pezzetti tipo macedonia, senza i semi, aggiungervi qualche cucchiaiata di zucchero e servirla dentro l’anguria stessa, usata come mastellone, e qui potete sbrigliare la vostra fantasia, sfoggiando  finalmente il corso di scultura che avete frequentato dieci anni fa prima di impiegarvi chessò alle poste.

Io ho optato per il sobrio mastello liscio.
Ora, per svuotare l’anguria, prendete un lungo coltello e passatelo al confine tra il bianco e il  rosso. Capovolgetela pure, non uscirà neanche un pezzo d’anguria. Allora con un coltellino tagliate uno spicchio più piccolo, guantatelo, cederà. Mettetelo in una terrina grande, perchè dovete andare avanti a togliere il resto. Ce la farete con Il coltellino, le mani, la paletta della torta, un cucchiaio. Poi, se volete allisciate col coltello il bordo interno, ma  a quel punto state già odiando l’anguria, posate il coltello grosso, state per diventare pericolose. Vi verrà anche il pensiero “forse dovevo usare un cavatappi”. Pensate anche: ma come ci stava dentro nell’anguria tutta quella roba lì? Niente paura, è la stessa sensazione quando cambiate casa e vi preparate per il trasloco.
Rincuoratevi: la gatta per tutto questo tempo ha fatto il tifo per voi, è soddisfatta della vostra vittoria.
Ora, dovete fare a pezzi piccoli, tipo macedonia, l’interno dell’anguria testè estratto, togliendo i semi. Dopo un po’ che lo state diligentemente facendo, vi accorgerete che dovevate cominciare due ore prima di uscire, non una sola, quindi, ricordatevelo per la prossima volta Ora siete in ritardo, non importa, dovete riempire l’anguria a un livello decente, avevate detto che portavate al Van Ghè l’anguria ora non potete andare senza.
Cospargete un po’ di zucchero, mescolate, chiudete con la pellicola cellophane e mettetele il suo coperchio, il pezzo tagliato all’inizio.
Andate, con un bel sacchetto robusto che non perda, mettete l’anguria nel seggiolino del bambino e… buona serata!

c’ho un problema

cominicio a non riconoscere più questo mondo e questa vita
non c’è nulla di mio
non c’è un mio posto
mi stanno portando via tutto
la casa
la macchina
il lavoro
i soldi
il tempo
non conto niente
il mio fisico  intanto degrada
non ho più forza
non riesco a pensare nulla
perchè tanto non è più possibile pensare nulla:
non si può fare perchè sono vecchia
o non bastano i soldi