(dedicato a Marco)
E’ successa una cosa inimmaginabile, in casa non si trova più la carta Fidaty Oro con un sacco di punti Fragola, proprio non c’è più: manca solo fare la radiografia al cane, gli altri posti li abbiamo pensati tutti. Neanche all’Esselunga l’hanno trovata, così l’ho bloccata, è pur sempre una carta di credito, e poi per averne un’altra occorre fare la denuncia di smarrimento, si sa. Dove?
I Carabinieri in via Egadi, dove ero comoda, non ci sono più, non mi ricordo dove si sono trasferiti, e vabbè nessun problema, c’è internet, no? così, ieri sera, trovo il sito www. carabinieri. it .
Meraviglia delle meraviglie, c’è scritto che si può fare la denuncia online, prendendo appuntamento per andare di persona per apporre firme e timbri con la dichiarazione già fatta: intanto la invii e ti mandano una mail di conferma.
Comincio col cercare il comando di zona, e la mia via non esiste a Milano, col nome e cognome del pittore, coll’iniziale del nome, solo col cognome, con via privata, con via priv.: se non fosse perchè ci abito, mi avrebbero anche convinto della sua inesistenza. Digito il nome della via con cui fa angolo, evvai! Scelgo la mia caserma, da piccola ci abitavo vicino e seguivo dalla finestra l’abbeverata dei cavalli, che adoravo, un appuntamento quotidiano.
Digito la mia denuncia, mi arrabatto per la stampa, mi ricopio i codicini, ecco, pronta, domattina vado, sono pronta.
Stamattina sono andata. Intanto, danno un indirizzo e si entra da un’altra via: tipico. Davanti al portone chiuso ci sono passata davanti una vita, andavo alle medie e dopo al liceo, allora era in funzione, c’era la garitta col soldato di guardia, non so perchè lo trovavo imbarazzante. Star lì così ore, e poi non sapevo che faccia fare, magari sembravo sospetta.
Entro, il carabinierino allo sbarramento, per la denuncia, mi manda in una saletta con qualche sedile, una madre e una figlia, e una signora anziana col cappellino. Le prime due dovevano incontrare un militare, l’altra doveva ritirare la denuncia perchè aveva ritrovato la carta di identità.
Ma quella stanzina mica prelude a un ufficio, la sola porta è l’ingresso… torno fuori, e dico ” devo aspettare lì anche se ho fatto la denuncia via internet? ” mi assicurano che sì, poi mi chiamano.
Insomma, passa quasi un’ora, arriva una carabinieressa, alla quale dico che ho fatto la denuncia online, che però non mi era arrivata la mail di conferma da ieri sera. Gentilmente risponde che il servizio online non funziona quasi mai e facciamo prima a farla di nuovo. Ecco appunto.
La carabiniera è venuta come un Caronte a traghettarci agli uffici, non possiamo noi pubblico girare da soli per la caserma. Mi sembra un sistema di comodità spaziale, davvero.
Mentre accadono questi accadimenti, una tipa in bicicletta, un filo irruente, irrompe sulla scena “Ho assolutamente bisogno del permesso di guida se no non mi fanno il duplicato della patente, sono cinque volte che cerco di farlo” e si piazza davanti alla carabiniera. Al che le faccio presente che c’eravamo noi. Mi guarda sprezzante: “lavoro fino alle sei e mezza, è da novembre che devo fare il duplicato” al che le dico ” non penserà mica di passare avanti? prima c’è la signora, poi io, aspettiamo da un’ora, ed anch’io debbo andare al lavoro, è tardi” Penso che lo pensasse, di passarci davanti, infatti acida dice: “Ah sì vorrei proprio seguirla, per vedere come va al lavoro” al che le rispondo ” bastava arrivasse cinque minuti prima di me stamattina e non c’era problema”:
La tipa si rivolge alla carabiniera: “le spiace se aspetto qui? Non sopporto di entrare in una stanza con una persona così negativa. Finchè ci sono persone così, senza comprensione per gli altri, per forza l’Italia andrà male”
“No, mi spiace, non è permesso che lei stia qui.” Intanto, la mandano a farsi due foto tessera, per necessità suppongo, non per evitarle di venire contaminata da me, dalla mia negatività.
La signora anziana divertita scuoteva la testa, e poi mi dice “Ha visto, i giovani?”
Una quarantina di minuti dopo, avevo terminato, avevo la mia bella denuncia riscritta e la tizia era stata “evasa” da un altro carabinieretto sopraggiunto all’altra scrivania.