Archivio mensile:luglio 2017

Qual è il senso?

E’ un periodo di insoddisfazione, che non mi sento di definire come una soglia di depressione, perchè non sono passiva,  arresa, continuo anzi a guardarmi in giro, pensare, arruffarmi in cerca di soluzioni e strade
Il fatto è, che da quando ho smesso di lavorare, la casa mi va stretta.
Non amo  le faccende domestiche, non mi dispiacciono, preferisco però quelle dove si può esercitare un po’ di creatività,  come cucinare, riordinare,   mi piacevano ricamo uncinetto ferri… mi piacciono ancora, ma non ci provo neanche, fino a che non avrò ripassato tutta casa per svuotarla di cose, è grandina ma piena di cose, e fino a che avrò urgenze che mi chiamano fuori; per fortuna,  non  mi annoio mai, e una vita anche intellettuale non mi manca.
La casa mi  va  stretta perchè vorrei avere un panorama, magari d’acqua, meglio di tutto il mare, o almeno uno stagno con una famiglia di paperelle.. un panorama che si muova. Vorrei avere un fazzoletto di giardino, non troppo grande, invecchio, non ringiovanisco, non mi vedo a dissodare zolle, ma a tagliare l’erba sì,  seminare,  togliere qualche erbaccia, seguire la crescita delle piante, lo sbocciare dei fiori, la farfalla, e Zampi e Frecciarossa felici che puntano lucertole e uccellini, senza acchiapparli,  e il Boris che invecchia al sole roteando le orecchie. Magari far colazione fuori invece che in cucina. Mi andrebbe bene anche una terrazza, una veranda, non il piccolo balconcino di cucina, non la casa in oltrepo piena di crepe, che è là, ma io vivo qua, non il parchetto pubblico sotto casa.
Non so bene dove lo voglio, questo. Vorrei stare al mare, ma il nucleo della famiglia sembra aver bisogno che stia qua, e poi là, sarei troppo sola forse..invecchio, non ringiovanisco.
Ho bisogno un po’ di vita naturale, fatta di cose semplici, non il naturale dei preparati che vendono in erboristeria, di prodotti biologici.
Guardo la vita come si vive adesso,  migranti migranti deficit tasse bilanci clima animali in estinzione incendi siccità, mi chiedo, ma era quello che voleva Dio quando ci ha creato? non so,  non credo che ci volesse tutti all’inferno.
Quale è il senso? la terra si evolve, le specie  scompaiono, gli uomini infestano,  noi da agricoltori pastori ci stiamo robotizzando, sempre più persone pare scelgano di inserirsi microchip, tra un po’ sarà una moda come tatuarsi, certo scelgo di restare s-tatuata e s-microchippata, resiste il più  forte, il diritto a esistere e respirare sta diventando un privilegio…
che sia una grande gara, l’ultimo che rimane  su una briciola di pianeta Terra galleggiante nello spazio – uomo o topo che sia –  ha vinto? vinto cosa? forse, lo attendono  a giocare su un altro pianeta per le finali?