Archivio mensile:giugno 2011

qualche foto

La folaga sembra accennare a un passo di danza!


A fotografare gli ucceli nuotatori spesso si fa un buco nell'acqua (ma qui sotto si vedono le zampotte della folaga)


Ripreso lo svasso, con i ciuffetti d'ordinanza!

Sì sì piccino, adesso ti do la briciola!


E' poco bello?

Cenerentola dovette andarsene proprio all'inizio del concerto.

Ieri verso sera sono andata alla festa di Nazione Indiana, al circolo Arci Bellezza, ingresso obbligatorio con tessera.
Salutata qualche persona conosciuta, sono entrata nella sala dove si dissertava di precarietà, documentarismo, realismo e autorevolezza.. Seguivo le parole mentre scorrevano, non riuscendo a farne una sintesi, se mi si chiedesse un riassunto non lo so fare. Mi colpiva qualche frase, ci pensavo, e mentre ci riflettevo perdevo l'allaccio successivo. Ricordo di aver pensato due cose: una,  perchè ci si deve complicare così la  vita per leggere o scrivere – e questo è un segno della mia  stanchezza, perchè queste complicazioni vorrei invece  potessero divenire parte del mio quotidiano – e   l'altra, che l'autorevolezza, per chi si occupa di cose scritte, è un po' come aver trovato il posto fisso.
Quello che mi piace dei Circoli Arci in estate  (conoscevo quello di Turro) è il mangiare all'aperto.  Certo, qualche zanzara mi volava sul naso, ma ha deciso di non attaccarmi.
Il menù sembrava  esplicito, pesentava un sacco di cose marinare, che a me non piacciono. Invece dei fusilli con zafferano zucchine e gamberetti opto per una insalata e, per non smentirmi,  salsiccia e patate fritte. Insomma, nell'ordine complessivo sono arrivati per me fusilli, insalata, salsiccia con patate fritte, e un piatto di patate fritte. Una cosa teutonica. Mi sono sentita morire. Tutto buono, per carità, ma troppo… mica era scritto sul menù che la carne aveva già anche il contorno.
Alessio Lega, più cicciotto di quando lo avevo visto un paio d'anni fa,  mangiava al tavolo di fronte, per cui ero tranqulla sugli orari, vedendolo seduto lì.
Invece no… il concerto è stato annunciato alle dieci e mezzo, con un'ora di ritardo sul programma, e non potevo tardare,  dovendo tornare a casa con la famigerata filovia 90-91, la stessa con cui vado  e torno dal lavoro, malissimo frequentata nelle ore notturne.
Chiamo casa, "sto per arrivare, aspetto la 90, arriva tra 3 minuti, no, adesso il display segna in coda". (coda di che,  a quell'ora?). Mia figlia salta per aria," la 90, ma mamma, sei da sola? la 90 a quesrt'ora? Ti viene a prendere Lorenzo", " Ma no, dai, qui alla fermata c'è gente a posto che salirà con me, non è ancora così tardi.".
In effetti, salendo nel mezzo leggermente affollato,  la fauna non era delle più promettenti, parecchi con bottiglie in mano, e  non di acqua, ma sono riuscita a trovare un posto a sedere davanti, in prossimità dell'autista.
La Princess mi ha accolto con un "meno male,hai fatto in fretta, mi hai fatto preoccupare"
Ah, queste mamme discole.
Dice mia figlia, che  sul davanti del filobus, spesso rubano, mentre la coda è più frequentata dai maniaci.
Chissà come lo sa..

Cenerentola dovette andarsene proprio allinizio del concerto.

Ieri verso sera sono andata alla festa di Nazione Indiana, al circolo Arci Bellezza, ingresso obbligatorio con tessera.
Salutata qualche persona conosciuta, sono entrata nella sala dove si dissertava di precarietà, documentarismo, realismo e autorevolezza.. Seguivo le parole mentre scorrevano, non riuscendo a farne una sintesi, se mi si chiedesse un riassunto non lo so fare. Mi colpiva qualche frase, ci pensavo, e mentre ci riflettevo perdevo l'allaccio successivo. Ricordo di aver pensato due cose: una,  perchè ci si deve complicare così la  vita per leggere o scrivere – e questo è un segno della mia  stanchezza, perchè queste complicazioni vorrei invece  potessero divenire parte del mio quotidiano – e   l'altra, che l'autorevolezza, per chi si occupa di cose scritte, è un po' come aver trovato il posto fisso.
Quello che mi piace dei Circoli Arci in estate  (conoscevo quello di Turro) è il mangiare all'aperto.  Certo, qualche zanzara mi volava sul naso, ma ha deciso di non attaccarmi.
Il menù sembrava  esplicito, pesentava un sacco di cose marinare, che a me non piacciono. Invece dei fusilli con zafferano zucchine e gamberetti opto per una insalata e, per non smentirmi,  salsiccia e patate fritte. Insomma, nell'ordine complessivo sono arrivati per me fusilli, insalata, salsiccia con patate fritte, e un piatto di patate fritte. Una cosa teutonica. Mi sono sentita morire. Tutto buono, per carità, ma troppo… mica era scritto sul menù che la carne aveva già anche il contorno.
Alessio Lega, più cicciotto di quando lo avevo visto un paio d'anni fa,  mangiava al tavolo di fronte, per cui ero tranqulla sugli orari, vedendolo seduto lì.
Invece no… il concerto è stato annunciato alle dieci e mezzo, con un'ora di ritardo sul programma, e non potevo tardare,  dovendo tornare a casa con la famigerata filovia 90-91, la stessa con cui vado  e torno dal lavoro, malissimo frequentata nelle ore notturne.
Chiamo casa, "sto per arrivare, aspetto la 90, arriva tra 3 minuti, no, adesso il display segna in coda". (coda di che,  a quell'ora?). Mia figlia salta per aria," la 90, ma mamma, sei da sola? la 90 a quesrt'ora? Ti viene a prendere Lorenzo", " Ma no, dai, qui alla fermata c'è gente a posto che salirà con me, non è ancora così tardi.".
In effetti, salendo nel mezzo leggermente affollato,  la fauna non era delle più promettenti, parecchi con bottiglie in mano, e  non di acqua, ma sono riuscita a trovare un posto a sedere davanti, in prossimità dell'autista.
La Princess mi ha accolto con un "meno male,hai fatto in fretta, mi hai fatto preoccupare"
Ah, queste mamme discole.
Dice mia figlia, che  sul davanti del filobus, spesso rubano, mentre la coda è più frequentata dai maniaci.
Chissà come lo sa..
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nessun titolo

La mamma mi ha chiamato ieri in ufficio.
Titi è caduto per strada ed è in coma, mi dice, ma se tu parti, con chi vado al funerale?
Mamma, parto domenica sera, e comunque in questi giorni  non ho la macchina, ma se si dovesse andare, al Fatebenefratelli è meglio andarci in Taxi.
Ah ma allora posso anche arrangiarmi.
Mamma, guarda che ci tengo anch'io, e comunque non è morto.
Ah va bene.

Nel tardo pomeriggio la richiamo ma non ha aggiornamenti.

Mentre torno a casa in filobus occhieggio su FB col cellulare, sono stata taggata in una foto, e ci sono tanti commenti, ma aspetto a leggere il tutto col pc a casa, il mio cellulare non è nato per Internet e svolge lentissimo questo servizio.
FB, anche per chi muore.
La foto era di Titi, e la didascalia raccontava delle  sue condizioni, ed i commenti erano affettuosi e solidali, ma via via si mutavano in commiato e ricordo. Apprendevo così che non c'era più,  ed ancora una volta ho perso qualcosa, pensando che c'è sempre un dopo, oggi no, domani.
Le persone, non sono eterne, devo ricordarmelo. Un libro lo puoi leggere dopo, ma una persona non puoi ascoltarla quando non c'è più, o  farla ridere, eppure me lo aveva anche detto, non ti fai mai vedere, e sei una delle poche persone non noiose della famiglia…
Quanto sto perdendo con questa stanchezza che mi sovrasta, una volta che esco dall'ufficio ed entro in questa casa?

Gli volevo bene, Titi, un altro dei personaggi da romanzo che appartengono alla mia famiglia, non c'è più…non si poteva vedere oggi, nè mai più, oggi   si metteva all'opera la medicina legale, nel sospetto che una macchina lo avesse urtato provocando la caduta. Camminava con il bastone e la sua cagnolina. Una negoziante ha visto l'uomo riverso nella carreggiata, ed ha riconociuto la cagnolina, ed ha avvertito la sorella… nessuno ha visto come è successo.
La cagnolina, non si riusciva a farla scendere dall'autolettiga, mi hanno detto.

Europride

UN QUINTO SI'. Assurdo che si debba manifestare per il diritto di amare, il diritto ad essere NATI diversi, non è una perversione, si nasce, come con gli occhi verdi o i capelli neri. La parade, mi piacerebbe tanto che la facessero invece in tailleur o giacca e cravatta, o con la divisa del lavoro… questa sarebbe la vera provocazione, contro i pregiudizi.

per i referendum, domenica e lunedì mattina.

In conclusione, provi a immaginare, chi pensa di non votare, una centrale nucleare di fianco a casa sua, la bolletta dell'acqua triplicata, che l'acqua è come l'aria, va protetta da tutti e non può essere oggetto di speculazioni, e che in un paese normale ai ministri non avrebbero legittimi impedimenti, semplicemente non potrebbero essere eletti o non resterebbero in carica.

per i referendum, domenica e lunedì mattina.

In conclusione, provi a immaginare, chi pensa di non votare, una centrale nucleare di fianco a casa sua, la bolletta dell'acqua triplicata, che l'acqua è come l'aria, va protetta da tutti e non può essere oggetto di speculazioni, e che in un paese normale ai ministri non avrebbero legittimi impedimenti, semplicemente non potrebbero essere eletti o non resterebbero in carica.

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aperitivo

Una cosa che mi piace fare, a Pallanza, nel tardo pomeriggio, è andare a prendere un aperitivo al bar dell'imbarcadero. Non che non ci siano altri bar, o gelaterie, sul lungolago, ma sono più interni., e meno variegati. 
Dal mio tavolino con la tavoletta arancione, ho tutto sotto controllo.
I battelli in arrivo, che attraccano e ripartono per l'Isola Madre, e poi Baveno, e, a quell'ora, anche il ferry boat, che ricorda, alla lontana,  quello del Mississippi, o di Assassinio sul Nilo.  
Il lago che sberluccica, ed il sole che tramonta, alle spalle di Stresa, Gignese, Vezzo, Levo, Campino, Baveno e del Mottarone, i "miei" posti del tempo che fu, e che difficilmente potrà tornare.
Il gioco delle nuvole, qualcuna piccina ieri sembrava fare capolino, nella prospettiva delle montagne. 
Ogni tanto qualche barca, qualche motoscafo, raramente una canoa, e le vele, di ritorno dall'alto lago, più esposto al vento.
Passano le anatre, e gli svassi, con il loro scomparire e riaffiorare, non riesci mai ad indovinare dove: mancava all'appello la coppia di cigni, forse occupata con la prole, è il periodo; gli anatroccoli sono invece già grandini, sette, ne ho individuati.
Un uccellino stava sulla ringhiera, ieri, ed un altro arrivava ad imbeccarlo, e questo sbatteva veloce le alucce, come fosse contento, o emozionato, mentre inghiottiva il bocconcino. 
Sorseggio di solito un'aperol col seltz, un aperitivo forse non tanto di moda, che servono con  le patatine, le olive, le arachidi ed i salatini snack a forma di orsetto, o di stellina.
Al Gigi Bar sul lungolago di Stresa, mia madre prendeva sempre l'aperol, nel bicchiere alto col bordo zuccherato e la fetta d'arancio, ed io, bambina,  il bitter analcolico, ma non  ricordo che allora ci fossero le papere, gli svassi e le nuvole che passavano.

superstiti

Le tre superstiti. L'anno scorso erano 7, nel porticciolo di Pallanza, in luglio era arrivato "Oco", il diverso, che non si era integrato al gruppo (che era diventato di 5, e poi di 4…) Da marzo è scomparsa un'oca ed anche Oco, e mi viene il magone a pensare che se lo sono magari mangiato, era venuto anche a prendere il pane dalle mani…