Vado dai buddisti, disse un giorno il capofamiglia. Questo gruppetto buddista si riunisce sempre a pregare non so perchè proprio sempre all’ora di cena. A volte, dopo, vanno a mangiare la pizza insieme. Il capofamiglia si è messo a leggere librini e librini. Per un po’ non è più andato, ora ha ripreso alla grande. La mattina presto, che già si alzava alle sei, si mette alla scrivania di mio figlio, che vive all’estero, con una lucina accesa e blatera litanie, e lo stesso la notte, che io non mi ricordo di questa cosa e nel buio mi spavento, i buddisti non me li immaginavo così, che sembrano riti satanici, anche i nostri gatti neri stanno bene alla larga. Il cane attende rassegnato di uscire, allungato per terra, mi guarda alzando un sopracciglio.
Ora, il capofamiglia ha espresso il desiderio di comprare il papiro giapponese con le preghiere, che non va toccato con le mani e va tenuto in una teca (il cane geloso lo inghiottirà con tanto di teca), e poi si prega con l’incenso (che spesso mi provoca il mal di testa), un vaschettino d’acqua che deve star lì tutto il giorno (verrà rovesciato dai gatti) e due candele, che mi auguro non mandino a fuoco la casa, con l’abitudine al disguido che abbiamo, spero possano stare spente in sua assenza.
Ier sera torno a casa dal lavoro, mia figlia e i suoi sono già a tavola, mentre il capofamiglia gira per casa con tre buddisti, e fa vedere la stanza di qui, e i bagni, e mi viene in mente tanto scientollogy , ” i quadri e l’argenteria sono miei” . Lo scopo della ricognizione è trovare un posto per collocare la teca, idoneo alla preghiera “vedrai che lo troviamo” dicono, io penso di no, la casa è piena come un uovo, non si può più appoggiare niente da nessuna parte, anche camminare sovente non è una certezza. Il covatore supremo di fuffa è proprio il capofamiglia… che sia la volta buona che ci dirigiamo risolutamente alla ricicleria con circa mezza casa nel bagagliaio?
Il gruppetto buddista nell’ultima stanza si ferma a pregare, mi allarmo un attimo quando sento parlare di offerta, cerco di dominarmi, penso a Tom Cruise. Dopo una mezz’oretta escono, ci salutano, e dicono al capofamiglia ” Vedi, per la teca, devi sentirlo tu il posto, quello giusto per te” Ad impossibilia nemo tenetur, vale per tutti, anche per i buddisti.
Più tardi, sul comodino di mio figlio trovo un ananas, e chiedo ” ma cosa fa qui un’ananas in camera??” ed il capofamiglia mi risponde ” Era l’offerta per il muro”
Ecco, io non pensavo che il buddismo fosse queste cose curiose, ma sono molto poco religiosa e pochissimo ultraterrena.