SONO SVEGLIA SONO SVEGLIA
ce l’ho fatta, avevo paura di non svegliarmi in tempo per il treno.
Ho solo un problema… non riesco a togliere la sveglia del cellulare.
Bah, mi porto le istruzioni, ci penserò dopo. Metto il silenzioso.
anzi la modifico con l’ora di arrivo, così c’ho tempo.
Archivio mensile:giugno 2007
Anche oggi piscina… è che dopo in ufficio mi viene un abbiocco mica da ridere. Se qualcuno pensasse che sono un’appassionata nuotatrice… si sbaglia di grosso. Nuotare, in piscina, mi annoia profondamente, forse perchè non sono brava e non provo gusto a mettermi in competizione con me stessa, a parte che non mi pare di avere un carattere competitivo già di per sè. Fingo di nuotare perchè mi rendo conto di quanto mi fa bene, ma quello che mi piace è la carezza dell’acqua, ed ancora di più mi piace nel mare, con l’acqua che cambia di temperatura, che vedi qualcosa del fondo, e quando esci il sale che tira la pelle. Il sale che quando asciuga assaggio, e che tengo addosso fino al momento di rincasare. Oggi tornando in ufficio mangiavo i pezzetti di focaccia presi in panetteria … scarsa la perfomance di quello alle olive che, non azzannate con tempestività, per la maggior parte hanno raggiunto il suolo. O forse è stata scarsa la mia, di performance, nonostante la fame. Comunque era bello… cielo azzurro qualche nuvola focaccia al formaggio… odore di erba tagliata dai pressi del faggio che non può essere un faggio a Milano, insomma pensavo che come bancaria in giorno di lavoro non era male… e che queste cose le ho qui, e nel sussiegoso centro di Milano dintorni della Scala non le avevo… come fanno certi colleghi a rimpiangerlo non lo so. Perchè c’erano le librerie, e i negozi inaccessibili?
Al diavolo la scaramanzia… domattina a quest’ora son già lì!!
e ora mal me ne incoglierà, proclameranno uno sciopero dei treni, ci sarà il diluvio universale, Pr odi bacerà Berl usconi sulle labbra …
Indovinare qual era il soggetto che stavo inquadrando? ehm…
poi accetto suggerimenti per la tecnica fotografica.
La vita da single sta per volgere al termine… e non ho ancora cucito le cose che avevo da cucire già da qualche post … Ma forse ci sarà un colpo di coda…per ora non mi sbilancio, per questioni scaramantiche e poi si sa che sono un disastro.
Oggi una giornata lavorativa strana… per quanto sia ingolfata assolutamente nelle pratiche e mi dia da fare, ho una sensazione quasi di vacanza.
Ieri ho fatto per prendere la bici per tornare a casa, e la gomma davanti era inopinatamente tutta a terra.
Stamattina alle 9 arrivo e riesco dall’ufficio e la porto, povera bicina sgonfia, dal suo dottor biciclettaro. Le abbiamo messo una bella camera d’aria nuova cambiando anche il copertone un po’ liscino, le ho preso una bella pompa nera in tinta, che non si noti molto che c’è e, dulcis in fondo, andrò in giro nella notti milanesi con il sedere che si illumina a intermittenza… beh ecco, non proprio una lucciola, vorrei dire. Però si vedrà che ci sono, un po’ di più. Così sono tornata in ufficio con la mia bici restylizzata, e già che c’ero ho fatto la strada più lunga. E comunque dal ciclista mi sono divertita, uno dei meccanici cercava una pinzetta per togliersi una scheggia dal dito, ed il ragazzo che si stava occupando della mia ruota si è offerto di togliergliela invece con la pinza, l’altro lo ha mandato a quel paese , ma lui ci ha provato lo stesso, e l’ha tolta davvero! . Intanto arrivava un terzo con una specie di pinza degna di un tir, e l’ex -quelloconlascheggia scappava. Sono stata molto attenta a come si cambia una gomma , ci vuole la chiave del 13 per la ruota anteriore e del 15 per la posteriore, e alla fine ci si dava del tu, ed al ragazzo gli ho lasciato la mancia. Incredibilmente, sembrava uno con voglia di lavorare e fare le cose bene.
Nell’intervallo ero d’accordo con una collega per andare in piscina, purtroppo coperta, ed a un passo dall’ufficio. E’ stato piacevole e rinfrescante, sopratutto dopo una giornata ed una notte come quella di ieri, a lottare con la sega mentale in agguato. E’ stato perfino piacevole tornare in ufficio sotto il sole caldo camminando sul marciapiede, coi capelli ancora leggermente umidi, forse era questo che faceva tanto vacanza.
Stasera presentazione di un libro- non il mio, che sta solo nella mia testa- ma il vincitore del premio Campiello Opera prima, fuori target per età ma lo ha vinto lo stesso. Fideg, Paolo Colagrande. A dire la verità non avevo nessuna voglia di andare, volevo stare in casa, e cercare di sistemare un po’ di cose, ma poi ho risentito la voce che ieri mi diceva "sembra che vivi in un blog" e io avevo risposto un po’ sì; così pensando, mi sono decisa e ho detto a Cyn sì vengo.Una volta di più ho constatato che non sono la donna col calice in mano che fa pi erre… Sono la ragazza col bicchiere di vino sulla tovaglia a quadri in trattoria sotto una pergola che ride con gli amici e tira manate sul tavolo per uccidere le zanzare.
Non avevo neanche voglia di guardarmi intorno, sono le classiche circostanze in cui mi sento non esistere. Ho comprato il libro, l’ho sfogliato, non mi sembra male. Ho salutato qualche compagno di corso. Ho visto un’editor, la prima delle due che non aveva giudicato male le letture estratte dal mio blog… mica sono andata lì a dire ehi si ricorda di me bla bla…mi sono allontanata piano, tanto per ora posso restare un puntino nel cassetto della sua memoria. Non ho visto in giro l’intellettuale casual, mi sono sembrati tutti belli abbronzati, che poi siamo anche a Milano.
Hanno letto brani del libro. Un po’ di siparietto. Il buffet, finalmente, se non fosse che ogni volta che volevo prendere qualcosa mi si paravano davanti i capelli di Cyn. Due calici di bianco, Vi con 4 è partita. Saltellava per strada, ha anche sbagliato macchina.
Bel posto comunque lo Spazio Tadini.
Come faccio a essere online sulla chat di Splinder che in ufficio non ce l’ho e il pc a casa è spento? queste lucine verdi fanno un po’ quello che pare a loro!
Ecco, quando sentirò di non avere più potenzialità sarò vecchia veramente.
DETESTO le macchine posteggiate in seconda fila, e chi mi viene dietro, soprattutto i motorini. Non possono pensare che pedali arsa dalla voglia di spiattellarmici contro, certo che segnalo che mi allargo a sinistra per superarle…
PISTE CICLABILI
Nella mia nuova vita ciclistica, mi sto chiedendo se non siano peggio…
Ne percorro dei pezzettini, ma mi sembra che ci capiti di tutto.
La pista ciclabile protetta tra due alte siepi, taglia una piccola rotonda. Pedalando allegramente sbuchi dalla siepe direttamente sotto una macchina in arrivo. I sopravvissuti arrivano alla pista che passa a fianco di giardini ombreggiati da alberi secolari, le cui radici vistosamente rialzano l’asfalto. Sobbalzando sulla sequela di radici asfaltate, dove devi frenare bruscamente? Prima di prendere sotto il vecchietto che si è rialzato dalla panchina ed ha scelto la pista per aggiustarsi addosso i pantaloni troppo larghi per il suo corpo rinsecchito. Ecco davanti a te una badante che spinge una carrozzella. Arrivi al parco, dei viali hanno il contrassegno della bicicletta, non importa, ci camminano lentamente signore con passeggino aggiunto, in tre. Ti odiano perchè passi..lo capisci dallo sguardo inceneritore. Quando lascio i giardini, l’ultimo pezzetto che mi capita d i fare…penso che qualche accompagnatore canino porti con regolarità il cane ad evacuare nella pista. Una mamma cammina sul marciapiede, il bimbo in triciclo diligentemente sulla pista… ecco arriva in senso contrario al mio la famiglia modello…. padre con casco, davanti, in mezzo due ragazzini, con caschetto e bandiera segnaletica alta due metri, manco fossero boe semoventi, e la madre a chiudere la fila.
L’audio e’ stato cancellato dallo spazio su Splinder
Dunque… in ufficio ho ricevuto un bon bon bonus perchè ho triplicato il mio budget (colpo di culo….che non si ripeterà, temo)… mumble mumble mumble.

ho superato le 40.000 visite
e
non ho ringraziato
i coraggiosi e i perseveranti…
GRAZIE!
Per quanto si pensi di apprezzare ed amare, per quanto ci si senta apprezzati ed amati, ad affrontare la vita si è sempre e comunque soli.

Per essere efficace una catena come deve essere?
Mmmmmm
Allora deve essere impicciona, cioè chiedere i fatti propri alla gente, e poi deve assicurare tremende punizioni efficaci a chi la interrompa.
Quindi, iniziando dal fondo ho pensato che metterla sotto la protezione della Regla de Ocha possa essere una buona cosa…
Evochiamo quindi Elegguà che possa entrare nel destino di cui porta le chiavi a chi interrompe questa catena per compiere i capricci di cui è capace.
Colpisca Elegguà chi osi interrompere questa catena, e questo viaggio.
(E poi andate pure a cercarvi un buon Babalao in Italia…)
Adesso il contenuto:
Allora facciamo così:
Le cinque canzoni che preferite (è chiaro che è una scelta stemporanea) da abbinare con un vino o una bibita…
Dunque siccome l’ho inventata inizio io..
Allora al momento mi vengono…
1) Life during wartime – Talking Heads — Gin Fizz
2) Libertango – Astor Piazzolla — Rum, un agricole di almeno 20 anni
3) Asilo Republic – Vasco — Coca Light
4) Nubi di ieri sul nostro domani odierno – Elio — Crodino
5) Luci a San Siro – Roberto Vecchioni — Brunello di Montalcino Biondi Santi 1990
Chiamo in catena 7 nomi (numero magistrale, già per gli Assiri)
Virus Mutandeecalze TipTop Stardust Lilimpa Robynson Arestix
e fuori concorso visto che dichiara che intende passare il WE in panciolle La Signora Rimugino.
Ricordo
Colpisca Elegguà chi osi interrompere questa catena, e questo viaggio."
Dunque le mie cinque canzoni preferite estemporanee sono:
PERFECT DAY – Lou Reed / RIESLING
AMORE CHE VIENI AMORE CHE VAI – De Andrè / RIESLING
LA DONNA CANNONE – De Gregori / BONARDA
CREUZA DE MA’ – De Andrè / MOSCATO FREDDO
ROCK AROUND THE CLOCK – boh? Fonzie? /THE FREDDO ALLA PESCA
Devo nominarne 7… 7?!!! musicofili /bicchierofili…
Slasch16
Nosacher
Konrads
Syssa
Lemiemari
Ceccopierangiolieuge
Seigradi
E’ da un po’ che voglio scrivere una cosa, non vorrei venisse male interpretata come io pensassi di essere chissà chi, ma è detta col cuore…
Ormai è un po’ che sono dentro splinder, ho conosciuto tante persone, tanti sono passati a leggere qui, blog che mi ripromettevo di passare anch’io a leggere, ma non ce la faccio a ricambiare… insomma prima o poi arrivo, a me piace conoscere gli altri. E’ il tempo che è tiranno….