Tamburellava le dita spazientita sul bracciolo del divano, la giornata non voleva saperne di passare, come le altre, d’altronde; quella casa poi non le apparteneva, i pochi arredi rimasti si sperdevano nel soggiorno con semplicità monastica, in luogo del lusso di un tempo: una sedia al centro della stanza in aiuto per arrivare sino allo stipite della porta, e la parete spoglia di fronte al divano, se non fosse per la televisione sempre accesa su un canale qualunque.
Non comprendeva quella solitudine, nessuno che avesse memoria del suo rango, il rispetto che carpiva era ormai dovuto solo alla sua ragguardevole età: una volta amava sentirsi dire “vorrei anch’io essere come lei alla sua età” ora pensava fossero bugiardi o ignoranti, “alla mia età, con le mani che formicolano ed i piedi sempre più gonfi, si resta soli a guardare il muro, ad aspettare una morte che sembra non venire mai”.
Reclina il capo, chiude gli occhi, sente un suono lontano che si ripete. E’ il citofono “sarà Fatima per le pulizie”, le cade il bastone, riesce ad avvicinarlo con una gamba, lo raccoglie e si alza. “Chi è”, grida al citofono, se la ricorda, la raccomandazione di stare attenta quando apre, e quel “chi è” rientra nella casa dalla finestra socchiusa in salotto. Ora preme agitata tutti i tasti, ma Fatima suona di nuovo, e la domanda angosciata “E’ aperto?” vibra in cortile.
Fatima sfaccenda per la casa, che sembra meno vuota:
“Fatima, tu lavori e quindi hai dei soldi vero?
“Dipende, senora, se ne avessi abbastanza non lavorerei”
“Ma adesso con te ne hai? Avrei bisogno di un prestito, vado a giocare, magari perdo.”
“Ma no senora, non le do i miei soldi perchè se li faccia rubare”
Lo sguardo che si posò su Fatima era stizzito, e divenne cupo in direzione della parete.
“Quando hai finito chiamo il taxi e mi accompagni al cancello”
Si alza nuovamente dal divano, raggiunge lenta il bagno, allo specchio si ravvia i capelli bianchi lisci, con un rossetto vivace colora le labbra asciutte.
(uno dei racconti finalisti alla sfida letteraria Friggendo Scrivendo di Torno Giovedì )