Archivio mensile:novembre 2006

Informazioni.

Quando sento qualche richiamo per strada non mi fermo mai, penso subito male, che son cretini, e comunque sono fuori target e non è certo per me. Il mio amico F. che mi aveva visto aspettare l’autobus ha dovuto scendere dalla macchina per farmici salire, perchè non lo avevo riconosciuto e non gli davo retta. Il più delle volte il richiamo arriva semplicemente da  una macchina che accosta per chiedere la strada, scopro quando finalmente li noto.  E’ diverso quando ti chiedono le informazioni gli automobilisti, rispetto ai pedoni. Coi pedoni di solito è "dopo il semaforo a sinistra". Con gli automuniti di solito è: " Ah, ma è lontanissimo da qui. No non può girare da qui perchè è senso unico ed anche là vede è vietato? deve girare alla terza e poi mettersi sulla parallela di questa nell’altro senso".

Una cosa buffa, a Berlino un sacco di gente, anche tedesca, a M. e a me ha chiesto informazioni sulle strade, ma proprio tanti…io dicevo che non capivo,  M. che non sapeva.

Un po’ di tempo fa in piazza Frattini alla fermata dell’autobus ha accostato un tizio con i capelli grigi facendomi un cenno, e pensando che volesse indicazioni mi sono avvicinata "La vedo sempre sulla 50, sono un autista ATM,  vuole che le dia un passaggio?"  Santo cielo, esistono ancora ‘ste cose? e la gente, della mia età poi, ci dovrebbe cascare? La 50 la prendo casualmente…

Stamattina, mentre andavo dal radiologo a fare gli ultrasuoni, una signora in auto mi ha chiamato e segnalandomi un posteggio mi chiede: "Secondo lei ci sto?"  " Mica tanto".

Le palle di Natale
Sabato pomeriggio G., figlia di mio nipote, ha compiuto un anno. Nella penombra davanti alla torta con  una sola candela abbaimo cantato tanti auguri a te e lei sgambettava in braccio alla mamma per  cercare di andare a prendere la minuscola luce. Mi sono sentita commossa, anche perchè i miei nipoti sono due bravissimi ragazzi e G. una bimba tanto dolce e sorridente.
Mentre fuori cominciano tutte le luci di Natale, e mi sta già sulle balle la stolidità delle decorazioni, e sulle balle ormai mi stanno i discorsi "contro", sul significato del Natale, sul consumismo, i falsi valori etc. Ha forse ragione uno degli amici che ho visto ieri sera: il Natale gli piace perchè in quel periodo tutti hanno più voglia di vedersi.

Piccole sensazioni di libertà e cambiamenti.
Ho deciso che era ora di tornare un po’ in piscina per la nuotatina, negli scorsi week end solleticata dall’idea che la Princess mi facesse compagnia avevo finito per non andare, per non parlare della volta che siamo andate e avevo clamorosamente cannato l’orario.
Mi sono vestita di tutto punto: calzette a righe colorate della Princess, jeans azzurri consumati, una  T-short e un golf nero, senza reggiseno (non so fino a quando ma posso ancora farlo), sciarpa  scozzese ( blu verde, sia chiaro, non so il nome del clan), giacca blu da cane (quella con cui esco di solito per portare fuori il cane, per una volta senza impronte di zampe) e cappello di lana alla nido del cuculo bordeaux e guantini rosa caramella con risvolto a righe coloratissime, ho preso la mia ormai adorata biccletta e sistemata sul portapacchi  la borsa del nuoto, giallissima, antinebbia praticamente, sono partita.
Mentre pedalavo mi chiedevo se al ritorno ci sarebbe stata la nebbia.  Pensavo che era bello il moto regolare dei pedali sulla strada liscia e sgombra,  producevo da sola la luce delle mie lucine, sarei andata avanti all’infinito. Ero io che pedalavo, io senza età e coi guanti rosa caramella. Pensavo che mi sentivo libera, che stavo facendo tante piccole cose che non facevo da tempo o non avrei mai pensato di fare. Pensavo  a un racconto che ho scritto poco più di un anno fa, che tante cose sono cambiate ma sto ancora aspettando il principe azzurro.
 

Delusione, sinora solo un paio di starnuti, eppure sto cercando di allevarli bene.Magari si moltiplicano e mi ammalo un po’, fino a stare a casa dal lavoro… in casa da sola. Facciamo un giorno di febbrona e cinque di convalescenza, così sistemo un po’ di cose, e dormo agli orari che voglio io: per esempio i pimi due giorni.
Ieri sera col capofamiglia dovevamo andare a casa di amici  che abitano in una zona con problemi di posteggio, eliminata l’ipotesi di usare le  biciclette lasciandole legate in strada, ho avanzato quella della motocicletta. Sempre legata in strada,,, ma se anche la rubassero…
Non sono così carogna, solo un po’. E’ che è uno dei nodi del contendere… mi spegne la luce o mi fa tenere le luci basse per economia. e lui si tiene questa moto con annessi bollo ed assicurazione per usarla due volte l’anno…
Comunque ieri sera nonostante la giornata di tempo appassito non faceva freddo, ed il percorso in moto, breve, è stato piacevole, soprattutto al ritorno, avei voluto non finisse. Mi piacevano i movimenti della moto, li seguivo senza tenermi al guidatore.. eppure la moto mi aveva sempre intimorita… Vorrei fare un viaggio in motocicletta. Dietro, però.

News.

Credo che bigerò in via definitiva il corso di disegno, non mi ha preso particolarmente, mentre insisto col corso di scrittura creativa, chissà mai…e poi c’è un’atmosfera diversa.

In dicembre approderò a Roma con la Princess, il treno andata e ritorno è ormani prenotato.

Se metti una buccia d’arancia sotto il naso del micio ottieni lo stesso effetto di quando  mostri  un crocifisso a un vampiro. 

Ieri sera sono rimasta male, dopo quanto avevo scritto.

La Princess si avvicina sorridente e melliflua, Mamma posso chiederti una cosa anche se ti farà incazzare?  Allora no non chiedermela.        Ma devo! dice e la guardo bene  Hai bigiato?! 

Aveva bigiato, due interrogazioni e un compito in classe, era andata a zonzo tutto il week end e non si era preparata.

Mi ha fatto rabbia, tanto rabbia, mi ha sentito perfino il capofamiglia che è venuto a mettermi la mano sulla spalla, ed io gliela ho tolta,  che senso aveva, si è sempre tenuto fuori, dove era le volte che piangevo, gli era mai importato dei miei timori,  aveva mai sfottuto la mia ansia …

Mi ha fatto rabbia perchè lei non ha imparato dall’esperienza precedente, perchè mi fido e sono stata tradita, perchè ha finto di uscire di casa ed è rientrata dopo che sono uscita io, perchè poi con le spalle al muro non posso far altro che firmare quella maledetta giustificazione e lei non si è saputa gestire, tra il dovere ed il divertimento..

Però me lo ha detto e non ha falsificato la firma. Neanch’io. Ai tempo l’ho fatto un paio di volte, aggiungendo un giorno alla giustificazione fatta dal papà per il giorno  prima. La seconda volta non ero con la mia amica, da sola mi sono annoiata  e sono perfino andata a studiare alla biblioteca del parco.   A casa non potevo tornare, perchè c’era la mamma e la domestica, che si occupava e preoccupava di me più di lei.

Dolce Princess, sono sdraiata sul divano, il mal di testa non vuole lasciarmi, ti sdrai si di me, mi sommergi, mi abbracci. Ti  abbraccio anch’io,  ti districo la valanga di capelli rossi, ti sfioro il viso, ti coccolo, come i  nostri gattacci neri. Sei sempre la mia bambina.

BISOGNA FAR BENE IL PROPRIO MESTIERE.
Non penso che il denaro serva a ripagare i mali dell’anima. Tutt’al più semplifica la vita, se non è troppo. Se è troppo secondo me te la ricomplica di nuovo.
Comunque mi ha fatto piacere che nella vicenda dell’11enne (ora pare 17enne) milanese violentata da ragazzi più grandi, per quanto ancora  minorenni,  siano stati coinvolti pecuniariamente  i loro genitori. Perchè non hanno ammesso la gravità del fatto, perchè non hanno educato i figli.  Perchè se li tocchi nelle tasche forse finalmente  capiscono e stanno attenti. Forse. No, si sentiranno trattati ingiustamente.
Sarà la vita, saranno i miei due figli a dire se sono stata una brava madre o meno… ma intanto voglio dire la mia.
La mia esperienza di madre in mezzo alle altre madri, che datava dagli asili nido dei miei bambini, è terminata col non ripresentarmi alle elezioni per i rappresentanti di classe per i genitori, per la terza media della mia secondogenita. Per non sopportazione dei genitori, semplicemente sentivo che non li rappresentavo. Mi facevano girare le balle,  in parole povere. Insegnanti che non insegnavano. Insegnanti che insegnavano solo in vista del superamento dell’esame, il resto era superfluo.Ma i voti erano belli, tutti contenti.  Compiti non fatti a casa, copiati a scuola prima della lezione, lezioni non studiate…insufficienze. Proteste quindi verso gli insegnanti che con coscienza lavoravano. Per me era immorale.A scuola si va per imparare, per allargare gli orizzonti. Per socializzare. Per abituarsi all’impegno della vita. Ci si va per se stessi e per la società. Magari un bambino, un ragazzo ancora non ci arriva, ma un genitore non può ignorarlo.
Io so che ho fatto interminabili discussioni coi miei figli  sulla porta già con la giacca pronti per uscire perchè lasciassero i giochini dell’asilo che avevano in tasca, e costretto mio figlio con la carta della merenda in mano fino al primo cestino dei rifiuti, con mia suocera che mi diceva che ero esagerata..
So che mio figlio non avrebbe mai detto ad un altro bambino, come è capitato a lui, non gioco con te perchè hai gli occhiali.
Mia figlia in seconda elementare era stata picchiata da un compagno, e la maestra gli ha messo una nota. La madre del compagno ha reagito dicendo che firmava perchè doveva, ma la bambina aveva riso perchè suo figlio inciampava!
Insomma…sono piccole cose, ma secondo me sono sintomatiche di una certa mentalità corrente…che porta al bieco utilitarismo, al non rispetto degli altri, della diversità, delle cose comuni…

Oggi la solita sveglia… ma la Princess non si alza dal letto con la solita modalità bradipo, oggi c’è manifestazione.

Davanti alle nostre tazzone di caffelatte: Ma manifestazione per cosa? 

Commiserazione:Mamma, ogni 17 novembre c’è la manifestazione per il diritto allo studio.

Ok… mi stupisce che lei manifesti per un tale diritto, ma tant’è. Sarà per altruismo.

Comunque alla sua scuola ci saranno i picchetti. Ma non hanno il megafono. Però useranno un napoletano.

?!?

Sì, chiedono sempre a lui di chiamare gli amici  sulle altre torri (la scuola che frequenta la Princess è in un complesso con "torri" , c’è il liceo linguistico, lo scientifico il turistico e mi sembra geometri). 

Sveglia con Radiopopolare. Una notizia, ci sono state elezioni in qualche parte del mondo ieri… sono contestate perchè si sospettano brogli. Mi è venuto da pensare che ultimamente, ogni elezione, in ogni dove, vengono fuori questi discorsi di brogli… una volta i risultati delle elezioni erano più "rispettati"… ho la sensazione che questo vento si farà minaccioso per il concetto di democrazia …

BUONA GIORNATA!   Oggi pioviggina, sono contenta perchè a Milano quando c’è il sole e non c’è vento, l’aria che ristagna puzza… potrebbero usarmi come centralina per misurare l’inquinamento. Sono sensibile agli odori ed ai profumi, magari ora si allenterà il mal di testa che mi fa compagnia ormai da qualche giorno… lui funziona così. 

GIORNATINA DI M.
Tutto stonato.
Nel pomeriggio mi ha pigliato quello che dico cervicale, ogni tanto mi viene, fatico a concentrare la vista, con sensazione di nausea. Sono arrivata a casa, mi sono preparata per andare a disegno, per strada ho sentito la Princess che mi chiamava, e mi è venuta voglia  di casa, del divano, del plaid caldo di lana ruvida.
Il plaid è ancora quello con cui faceva il sonnellino al pomeriggio mio padre, avevo chiesto io di averlo. Mi ricordo che spesso mi sdraiavo di fianco a lui, e giocavo con la frangia, che per scherzo chiamavamo filapperi, e  chiacchieravamo, ci piacevano i giochi di parole ed inventavamo gli indovinelli..  Ricordo sempre queste sue parole,  non sapevo che era l’ultima volta che lo avrei visto vivo "sei l’unica per la quale non mi preoccupo….sono tanto stanco" e un sospiro nella sua poltrona, coperto dal plaid.
Avevo voglia di stare nel plaid, e mi ci sono avvoltolata. L’sms di un amico, che mi ha fatto sorridere,  un amico meraviglioso, e  mi sono addormentata.
Ho dormito un paio d’ore, sto solo un pochino meglio… mi ha svegliato uno dei gatti che assaliva con morsi ed unghie il mio piede che si era minacciosamente  mosso sotto il plaid.
Ora è notte, mi sento triste triste triste.
Un amico splendido mi manda il bacio della buona notte sullo schermo  in videochiamata,  rido, sbausci  loschermo gli scrivo, ma il mio senso di angoscia non si allenta.
L’amico meraviglioso degli sms mi ha mandato la buona notte. Uno dei motivi per cui è meraviglioso,  senza saperlo spesso coglie i miei momenti bui e mi fa sorridere. O lo sa….
Non sono sola, non come un tempo…
Ma c’è quel qualcosa che sembra irraggiungibile… cos’ho che non va.