vorrei capire

il  significato intrinseco dell’espressione "sai che ci sono".
Io
credevo la si dicesse quando ci si "condivide".
Forse, si viene informati  perchè, sapendolo, si tenga conto delle sue esigenze.
Io so che  non la dico facilmente.

Aggiungo: si dice anche che non ci si deve aspettare mai nulla dagli altri. Secondo me, dipende da che altri. Se in un rapporto che comporta affetto l’altro/a  non avesse questa certezza di me, di trovarmi sempre, ci rimarrei male. Non è questione di pretendere ed aspettarsi, è una cosa che dovrebbe funzionare spontanea e reciproca.

26 pensieri su “vorrei capire

  1. anonimista

    io penso, e me ne scuserai, che sia una frase abbastanza tipica del cagacazzo…

    uno o c’e’ o non c’e’… il “sai che ci sono” presuppone poi sempre che chi e’ in difficolta’ debba chiedere aiuto…

    il “sai che ci sono” me lo immagino lo dica uno che sta a braccia conserte ad aspettare che l’altro invochi la mano tesa… chi vuole davvero essere di supporto e d’aiuto, la mano tesa ce l’ha senza che l’altro la chieda.

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  2. giogugio

    Sono d’accordo con Anonimista.
    A me capita di dirla molto raramente e solo a persone a cui sono affettivamente legate, ma che sono fisicamente lontane …. è il mio modo di dir loro vengo da te se non creo problemi di diversa natura.

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  3. tabatha4ever

    C’è la frase “sai che ci sono” per avvicinare (sai che sono sempre disponibile quando hai bisogno).
    E c’è la frase “sai che ci sono” per allontanare (io mi faccio i cavoli miei ma se proprio proprio hai bisogno magari …).

    Bisognerebbe attivare i sottotitoli come per i DVD

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  4. ANTONYPOE

    non mi aspetto nulla dagli altri. questo pensiero non è accompagnato da alcun rimprovero. è solo che mi piacciono i comportamenti sentiti e sinceri. io stesso mi attengo a questo principio e non ho mai fatto nulla per gli altri che non volessi e sentissi. mai infatti rinfaccerò un mio comportamento e mai mi pentirò di un gesto amichevole, anche qualora non venisse ripagato.
    per questo è difficile che dica “sai che ci sono”. mi rendo conto di quanto sia impegnativo

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  5. tiptop

    Delphine… di solito è più facile che se ne dimentichi chi lo dice…

    Zaag… una persona con cui hai un rapporto d’affetto, che sia amicizia amore o para.

    Stef… cosa mi dici mai….

    Vì… io non ne tengo conto, delle parole e dimostrazioni e cose così, dovrebbe essere una cosa che scorre via, naturale.

    Pyp, appunto…quello che ho aggiunto

    Gio sì, anche con persone lontane.

    Tabatha, senza sottotitoli si dovrebbe capire dal tipo di rapporto che si è creato, se di complictà o più distaccato

    Antony sono d’accordo, infatti ponevo l’accento che dovrebbe essere una cosa spontanea, l’esserci. Quando così non è, e ci credevi, è difficile non provare un po’ di amarezza.

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  6. AcquaAzzurra

    Beh… io l’ho detto in più di un’occasione… L’ho detto a persone che avevano un gran dolore dentro, di quei dolori che niente e nessuno potrebbe mai lenire… E’ un modo per dire che, semmai avrai voglia di sentire una voce amica, se avrai bisogno di qualsiasi cosa, da un abbraccio a cose più materiali, Io ci sarò… Non si può sempre imporre la propria presenza ed il proprio aiuto… Ovviamente altre volte ho direttamente agito… Non ci vuole mica un genio per capire quando si può e quando è meglio restare in un angolo… no? Mi piace molto il tuo blog… Ringrazio Myoho per avermi portata fino a qui! A presto! 😉

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  7. Strato2006

    Io la penso proprio come Giogugio.
    Ovvero, chi mi è vicino negli affetti lo sa già che ci sono; mi farebbe strano dirlo, che so, a mia moglie: penso che mi risponderebbe “perché, invece dove cazzo vorresti essere?” ;)))
    Invece per determinate persone per le quali provo affetto, ma sono lontane, allora credo che abbia senso.
    Quanto al “chi lo dice” e al “chi non lo dice”, una mia ex era una accesa sostenitrice del “non occorre dirlo, deve venire naturale”… peccato che a lei, tanto naturale, non venisse proprio!
    Ciao
    Giorgio

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  8. kalekaiagathe

    io evito di chiedere aiuto. non sono particolarmente orgogliosa né penso di cavarmela da sola, però mi viene spontaneo non contare su nessuno. è perciò, questa, una frase a cui non presto attenzione e che se colgo mi disturba perché mi pare di dover ricorrere all’appoggio di chi l’ha pronunciata, non appena se ne presenti l’occasione. se la dico io è diverso perché è sicuramente un’assunzione di responsabilità: non parlo per parlare. infine tra intimi è superflua, marcherebbe una distanza che non deve esserci. come uno sta male l’altro è già vicino a lui.

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  9. myoho

    Penso di dirlo solo a persone a cui tengo molto e se dico che ci sono io ci sono davvero,cadesse il mondo.Altrimenti sto zitta,che tanto non ha senso parlare per arieggiare le corde vocali…

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  10. superstudio

    “Sai che ci sono” non è un postulato, un principio da imparare a memoria e da recitare “a soggetto”……….è un “sentire” e, come tutte le forme percettive, è soggetto al mutare degli eventi e delle emozioni. Ggli sguardi, i sorrisi e tutta la gestualità che accompagna le parole servono a dare conferme e negazioni….. solo il nostro desiderio di “non capire” può confonderci la mente.
    Un saluto, Stefano

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  11. mkk

    io dico: sono qui, quando vuoi.
    però quando lo dico lo penso e ci sono veramente.
    chiedere aiuto è difficile, a volte capita di sentirti rispondere di no.
    le aspettative che ognuno di noi ha portano sempre a disillusioni. molto meglio non avere aspettative ma progetti.
    forse ho un pò divagato!

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  12. Dedry

    Capito qui per caso. Esplorando la gente. E sono molto colpito, dunque ti leggerò spesso d’ora in poi.
    Riguardo il contenuto del post, bé, è per questo che continuerò a leggere.
    A presto.

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  13. robertai

    ..credo che troppo spesso parole, che solo pronunciate dovrebbero far suonare le campane per la loro legittima ridondanza, vengano usate con estrema superficialità….con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti….dovremmo imparare a dare loro il giusto peso e il necessario posto nel mondo….ma siamo talmente tonti da non capirlo ancora……

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