Notte, mi sveglio, sotto il plaid leggero, sul divano. Silenzio, rotto dalla lavapiatti, e dal gatto cinese di plastica dorata che alza una zampa,  un "portafortuna" inflitto dal figlio nel trasloco da Berlino. Luce, la lucetta vicino al pc.
Pensieri con i quali mi sono addormentata e con i quali mi risveglio. Mi sento viva e pienamente donna. Mi sento uno spirito libero e giovane, ma mancano pochi anni all’età nella quale questo spirito verebbe giudicato ridicolo. Che poi chi se ne frega di come verrebbe giudicato.
Dico chi se ne frega, ma è che come ti giudicano, quando poi  devi, e vuoi, muoverti dentro la  vita, ti rende tutto più difficile, come se tu fossi poco credibile a sentirti giovane e dire ho sessantanni.
Che poi quando mi ci troverò, magari sarà come è adesso.
Ho delle idee e delle velleità, ed ancora tanti sogni. Non voglio lasciarmi spegnere.
Buona notte, mi trasferisco nel letto.

26 pensieri su “

  1. kalekaiagathe

    purtroppo contano, oggi più di ieri, gli anni che si hanno non quelli che si sentono. non gliene frega a nessuno di cosa hai dentro se il fuori non è più in grado di competere. saggezza? cultura? machissene. e soprattutto se si tratta di una donna.

    Rispondi
  2. nonnacarina

    D’accordo però tieni duro, hai lo spirito giusto per farlo.
    Eppoi l’eta in questo modo di sentire centra poco o niente, io per esempio sono sempre stata così, la mia età “mentale” se ci ripenso era da sessantenne anche a vent’anni, tant’e vero che ora che mi avicino ai 60 sto molto meglio e apprezzo l vita più di quando ero giovane.

    Rispondi
  3. tiptop

    Ed io sono eterna diciottenne… ma vedi Pat, pensavo sì a come mi sento io dentro ma a come però mi vedrebbero gli altri.

    Sì Lu.. dovrei darmi da fare come Madonna… ehm.

    Rispondi
  4. treeonthehill

    La persona più ottimista e speranzosa nel futuro che abbia mai conosciuta è stata nonna Carmela che, alla bella età di 90 anni, sprizzava ottimismo, energia e fede nel domani manco fosse una diciottenne, e aveva avuto una vita durissima, come tutti quelli della sua generazione. Ergo, la vecchiaia è un fatto mentale,l’età non c’entra nulla!

    Rispondi
  5. dannella

    Come ti capisco! Lo stesso tuo sentire, li stessi tuoi pensieri….vorrà dire che ci daremo fa fare a dimostrare che l’età non conta, è solo una cifra sul passaporto! Buone dormite…. 😉

    Rispondi
  6. pyperita

    Capisco perfettamente quello che dici. Quando penso che non manca molto ai 50 mi sembra stranissimo. Mi domando “che c’entro io con quel numero lì??” Io mi sento una ragazzina, non certo una signora che si avvicina alla mezza età. Aiuto!

    Rispondi
  7. kalekaiagathe

    secondo me l’età che si ha è quella anagrafica, il resto sono fiabe del nostro tempo, in cui si muore molto meno. così i nonni fanno poco i nonni, le mamme di cinquanta concorrono con le figlie ventenni etc. riprendersi la propria età e smetterla di dire di sentirsi diciottenni dentro (oltre che fuori, per chi ha il cattivo gusto di manipolare a suon di bisturi la propria immagine) è il segreto della longevità e della bellezza. tanto, da almeno cinque-dieci anni s’è smesso di costituire l’oggetto del desiderio. e non affannatevi a dire di no, perché per una protagonista dell'”eleganza del riccio”, milioni di donne attempatelle se le fila giusto il marito, se sono fortunate, e non dà loro importanza più nessuno anche se hanno una mente e un cuore grandi così. in un paese di veline, che senso ha raccontarsi la fiaba degli anni dentro? proviamo a rivoltarci, forse funziona.

    Rispondi
  8. tiptop

    Lu KKA… mi spiace sentirti dire così… a quest’età non bisogna sentirsi “svalutate” come donne, te lo garantisco, affatto! E quanto all’inguaribilmente adolescente,non sono io a dirlo di me stessa, ma alcune persone del cui affetto e sincerità sono sicura, ed io sono felice di sentirmi così…prima ero più vecchia, ora ho voglia di fare le cose che non ho fatto, per mancanza di tempo o di opportunità.

    Tabatha, forma ambigua scelta volutamente… lasciarmi spegnere, posso essere io o gli altri a farlo.

    Grazie Feamede!

    OgniGU….leggermente OT e spammico…

    Tree, appunto…

    gh7… solo mezzo pieno?

    SIU2 boh? verrò a vedere

    Dannella eh si, so. Dormite senza fine… anche ieri notte!

    Giuliana, non so…certo che è un po’ come le radici dell’edera… sembra che non ci sia più, e poi rinasce.

    Pyperita, ho passato il mio 49° anno con l’incubo del 50° compleanno… che è stato il mio ritorno alla vita, cioè, non che prima occuparmi della famiglia etc non fosse la mia vita, ci mancherebbe, ma ho ripreso a fare cose per me.

    LucioGR…perchè sul divano mi ci appoggio per 2 minuti, e poi ci resto…il resto è un’altra storia!

    Rispondi
  9. auxesia1

    Io non credo che il concetto che volesse esprimere kalekaiagathe fosse che le donne di una certa età debbano sentirsi svalutate. Non è una visione negativa la sua, ed anche la mia, ma realistica e non capisco per quale motivo il realismo debba essere confuso col pessimismo. Il succo di tutto sta nel fatto che si continua a porre, come termine di paragone, la vitalità di una ventenne che ha dalla sua, rispetto alle donne di età più matura, almeno 3 vantaggi: l’inesperienza, che le può servire da alibi e giustificazione per certi errori; l’aspettativa di vita, i suoi progetti possono essere a più ampio respiro; l’”elasticità” ossea che le permette meglio di assorbire le conseguenze di certe “cadute”, fisiche e psicologiche, che potrebbero avere conseguenze più gravi in seguito.
    Il voler a tutti i costi cercare di apparire più giovani nel corpo o nello spirito spesso consacra qualcuno ad una macchietta grottesca e ridicola a partire dal fatto che molte donne “enni” sono corvine, rosse o bionde a dispetto del viso segnato.
    Bisognerebbe ripartire dal fatto che ogni età ha i suoi pregi ed i suoi difetti, non cercare di portare indietro l’orologio biologico, anzi cercare di valorizzare quanto di meglio possiamo esprimere proprio grazie all’età non più giovane.

    Rispondi
  10. pyperita

    @Auxesia: sono d’accordo con te sul fatto che rincorrere l’eterna giovinezza rende molte donne delle maschere patetiche. Ho sempre avuto un rifiuto per quei visi tirati senza una ruga, finti, senza espressione, innaturali.
    Io vivo a volte il contrasto tra come mi sento dentro e come probabilmente, o sicuramente, mi vedono gli altri, visto che tra l’altro non sono mai andata oltre a qualche crema antirughe o a qualche filler comprato in erboristeria.

    Rispondi
  11. tiptop

    Auxesia, forse la chiave sta in quello che dico “voler a tutti i costi cercare di apparire” ecco così sì, si è macchiette. Un altro conto è esserlo spontaneamente. Per esempio sento contrasto tra la mia età anagrafica, il mio fisico e come mi sento dentro, con ancora voglia di fare tante cose, per esempio avevo ripreso ad andare a cavallo per un anno (ho già rismesso) o andare ai concerti, che non ero mai andata da ragazza, e ho amici anche più giovani di me, ma che sono proprio amici. Ma non è che cerco… capita così.
    E’ ovvio che agisco entro i limiti di quello che l’età e il fisico mi consentono, ho i capelli colored ma di un colore naturale, con l’mpegno da parte del parrucchiere di cambiare quando farò l’effetto Paolo Limiti.

    Rispondi

Scrivi una risposta a pyperita Cancella risposta