scoppia

Mi  ha svegliato la micia, con le sue fusa  si era accovacciata vicino all’orechio,  le zampine protese sulla mia spalla, ci siamo coccolate un pochino su questo maledetto letto in discesa.
Il capofamiglia era ancora addormentato, ed ho guardato la sua schiena nuda, senza nessun desiderio di sfiorarla. Senza nessun desiderio che si girasse verso di me per fare altrettanto. Di solito non ci salutiamo neanche, ci alziamo, in tempi diversi. 
Quando mi stiro nel letto alla mattina  penso alla dolcezza del risveglio e il desiderio e l’addormentarsi nella  notte tenendosi la mano… momenti dolci, intensi che raramente ho provato.
Mi sono chiesta del senso del matrimonio, dell’essere coppia…
Ormai da tempo definisco la mia vita di coppia  "sono socia nella gestione della famiglia", perchè su tutto il resto c’è il silenzio. 
Essere coppia, sposati o meno, per  me ha sempre significato due persone distinte che si trovano e si mettono in cammino,  tenendosi per mano.
Senza tenerci per mano stiamo facendo la stessa strada, una strada tra muri,  gli obblighi familiari, gli impegni economici, l’età che avanza. Da tempo mi chiedo se, alla prima traversa, avrò il coraggio di girare.

29 pensieri su “scoppia

  1. lorypersempre

    Io percorro quella stessa strada e non giro.
    Eccedo in senso di responsabilità o scarseggio in coraggio? Non so.
    Ma su quella strada siamo talmente in tanti, a camminare, che penso proprio non potrai dirti sola 😉
    Leela

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  2. tiptop

    Ecco Leela appunto, è la mia domanda eterna… cosa è giusto?
    Tentare di stare meglio, magari non felici lo stesso,ma magari meglio, o la libertà non vale le sofferenze ed i casini che si provocherebbero…

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  3. delphine56

    Vorrei saper rispondere con le giuste parole, ma una risposta ognuno di noi la può trovare solo in sè. Quella scelta l’ho dovuta e voluta fare una volta tanti anni fa, ho preferito i casini all’infelicità ed ora con il mio nuovo compagno cerco che il cammino sia comune e ci si tenga per mano. Non è facile, ma nonostante momenti di profondo sconforto con lui e per lui lotto, reagisco, alzo la voce, piango, sbraito, rifletto, ragiono e riesco così a non ricadere nell’indifferenza… ma quello di oggi è un altro uomo !

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  4. Gattatequila

    Quello che penso l’ho scritto nel commento ad un tuo post precedente. Lo ripeto, nella vita non é mai troppo tardi per cambiare direzione e per cercare di stare meglio. Te lo meriti proprio.
    Con affetto

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  5. auxesia1

    risposte a certe domande ognuno deve trovarle in se stesso, gli altri possono parlare della propria esperienza ma ogni vita è una vita a se.
    Se vivi tanto male così come stai, e non fai niente per migliorarla o per prendere una svolta, devi chiederlo a te stessa il perchè. Le sofferenze ai figli in caso, di separazione (nel tuo caso sono abbastanza grandi per capire), sono un appiglio alla quale ci si attacca per la mancanza di decisione. Cmq smetti di pensare al principe azzurro, è solo te stessa che può salvarti

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  6. tiptop

    infatti ogni vita è a sè, e ben lo so, e la mancanza di decisione è pubblicamente ammessa. Ho fatto molto per migliorarla, la mia situazione. Le sofferenze non sono solo il pensiero dei figli, e le componenti sono parecchie. Il discorso non è così semplice, quando ti ci trovi, e oltre che agoli affetti hai senso pratico e non hai miliardi.

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  7. treeonthehill

    Forse, semplicemente non ti senti pronta a vivere da sola, e tuo marito, per quanto sia una presenza silenziosa nella tua vita, comunque c’è, e l’idea che ci sia, forse, ti rassicura. Non so, forse è così…

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  8. utente anonimo

    Una persona come te dovrebbe essere “libera”… credo ci sia qualcosa di più profondo nella tua indecisione… chissà… è difficile , a volte, riuscire a convincersi di voltare pagina… vorrei esserti di aiuto, ma so di non poterlo fare… un abbraccio!
    Juliette75 🙂

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  9. Federico1250

    No, non esiste che due che si sono amati, hanno fatto l’amore, magari hanno avuto figli, la sera prima di addormentarsi non si sfiorano nemmeno con un dito.
    C’è dell’altro sotto, scoprilo.
    Ciao , Federico.

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  10. nonnacarina

    Capisco benissimo la tua situazione che è molto simile alla mia, e credo che sia molto più comune di quanto si creda, solo altre persone non lo ammettono. Stamattina ero in un bar, che prendevo un caffè all’aperto con una mia amica e per cambiare si parlava (o sparlava) di mariti, lei dopo 40 anni di matrimonio diceva di non sopportare proprio più il suo , un pignolo, maniaco perfezionista che non ti dico.Poi ci siamo guardate intorno , sedute presso altri tavoli c’erano tre coppie, di varia età diciamo da 15 anni di matrimonio a oltre trenta. Notando la noia, il silenzio, gli sguardi nel vuoto che regnavano anche lì ci siamo dette che probabilemte il matrimonio dovrebbe essere a tempo, non ha senso altrimenti. Però ci sono tutte le altre considerazioni, i figli, i vecchi e le finanze, con i tempi che corrono poi…

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  11. MDP

    secondo me apri un grande dibattito, Bruno Vespa ci aprirà la nuova stagione di Porta a Porta, Matrix farà una sere di repliche e Piero Angela inviterà nei suoi studi un sacco di specialisti… è il male del secolo, poichè la condizione umana è stata da sempre decisa da fattori esterni, ma adesso che la libertà esiste (ancora per poco) quando si unisce all’esperienza e razionalità di un’età come la nostra, allora siamo in grado di dare un volto alla nostra insoddisfazione, a dare un motivo ai nostri disagi, a dare un senso ai nostri desideri… e cerchiamo (e a volte troviamo)l’amore vero…

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  12. ameya

    come ti capisco!!!!
    bellissima foto
    ps non ho ancora trovato l’input per perdere i miei 7 kg di troppo…mi hanno consigliato
    STARGUO
    lo farò dopo ferragosto
    un sorriso

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  13. utente anonimo

    Davvero non amavi tuo marito quando hai deciso di sposarlo…?!!! 😦 mi dispiace tanto… è una cosa che mi addolora profondamente; non credo ci sia una cosa peggiore che stare con una persona per la quale non si provi il minimo interesse o affetto… ma forse non è proprio così che volevi dire… spero…
    la cosa che mi dispiace di più, è che traspare da te una bellissima energia, ed è per questo che mi sembra strano che l’uomo che hai accanto non se ne accorga più…!
    …. hai comunque dei figli che ti adorano accanto, ed il numero aumenta!
    Bye, Juliette75! 😉

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  14. tiptop

    Non era l’amore che altre volte ho provato, e mi capita di provare. Mi divertiva ed era, è, una persona buona. Pensavo che l’amore finisce, e restano sentimenti più tranquilli, ed allora lo ho sposato più razionalmente che altro. E’ vero che l’amore finisce e amgari non resta nulla, ma forse qui mancava qualcosa. Certo abbiamo fatto una bella famiglia e abbiamo bravi figli.

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  15. flaviablog

    E’ una doccia fredda questo post. Non è quel che io ho prospettato per la coppia, è infatti ciò che ho sempre temuto fosse il matrimonio. Ecco perché ho coltivato l’idea della coppia chiusa a a progetti riproduttivi ed economici, che invece è esattamente ciò che ha mosso la maggioranza delle mie conoscenti al grande passo: avere un contesto sociale. Forse perché miravano più alla realizzazione attraverso i figli e ciò che si può, materialmente, possedere, insieme. Figli, casa, beni.
    Così che possono serenamente evitare di prendersi per mano, non serve.
    A conti fatti però vedendo la tua bella casa, figlia e nipote direi che io che ho desiderato esclusivamente la passione a due mi trovo a non stringere tra le mani un granché. Non che mi penta: era naturale conseguenza di un atteggiamento romantico esasperato.
    Un quadro romantico con piena concretezza pratica è difficile da realizzare. Ne ho visti pochi, ma li ho visti.
    Ti dirò: averli toccati con mano mi fa dire ( e pensare) l’amore *vero* c’è. Il resto è contratto di famiglia, oppure relazione adrenalica. Insomma, tra te e me la via di mezzo…c’è. Ed è la via giusta. Il giusto mezzo aristotelico.

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  16. auxesia1

    Qui mi sembra si stia riducendo il matrimonio ad un concetto molto squallido.

    Lo squallore c’è se uno se lo cerca o vi si adatta o ne coglie i vantaggi, ma ci sono anche tantissime coppie nelle quali le cose non stanno così.
    Per carità, trovare due persone che dopo tanti anni abbiano la stessa passione del primo giorno è molto difficile, ma la passione non fa testo è sempre destinata a morire e si trasforma in altri sentimenti probabilmente meno travolgenti ma più duraturi.

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  17. kalekaiagathe

    se l’amore finisce, finisce la coppia. restano due persone, che nel migliore dei casi si rispettano, di solito si sopportano, perché lasciarsi “a freddo” è difficile. deve subentrare un altro lui o un’altra lei perché si trovi la forza di troncare. io mi reputo fortunata. qualche mese fa ero un po’ stanca e irritata, c’erano molti motivi oggettivi, uniti alla tempesta dei cinquanta, a farmi sentire scontenta. poi è successo un fatto serissimo che mi ha costretto a mettermi da parte per dedicarmi a lui anima e corpo.
    è stato un nuovo inizio: tristissimo e faticoso, ma pur sempre un inizio.
    credo che sia possibile provare ancora amore travolgente solo se c’è stato amore vero, che sia possibile apprezzare e ritrovare un uomo se questo è già stato il grande compagno di una donna. se è un uomo dotato di sogni dolcezza e forza è possibile. e poi deve farci ridere: e questo, quando c’è poco da ridere, è un bene prezioso.

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  18. tiptop

    Il mio matrimonio lo vedo come un modo razionale di mettere ordine tra illusioni e sregolatezza. Con una brava persona, per un po’ ci ho creduto, non credendo nell’amore eterno consideravo altri valori, come l’affetto, la serietà…
    Non faccio discorsi di interesse, ora ho un impegno verso mia figlia più sentito di qualunque sentenza di giudice in una causa di separazione.
    A me manca fortemente il dialogo ed una mano che tenga la mia, mi manca di sentirmi appoggiata, perchè qui sono il motore di tutto e la cosa mi pesa, mi pesa sempre di più perchè mi sento sempre meno “robusta”, anche come energie fisiche, che mi sono comunque richieste.
    E non si aspetta altro che io manchi in qualcosa, quasi si fossi rivali, e per che? Non so… io che vorrei andarmene, pur tuttavia non sto vivendo così, con questo atteggiamento qui.

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  19. Akmeno

    Non sto nemmeno a leggere gli altrui commenti. Io ci sono passato. Dal lato di lui. Mi sono ritrovato a pensare anche che fosse normale non tenersi per mano o dormire abbracciati o passare la notte svegli per fare l’amore. A pensare che io ero sbagliato e incapace di suscitare questo in mia moglie, mentre ero giusto come compagno di gestione, migliore amicA e padre surrogato.
    Ovviamente il matrimonio è finito.
    Eppure la reazione che ho a questo post è: provale tutte.
    Prima di mollare. (Magari lo stai già facendo).
    Perché la sensazione di vuoto che ti lascia un matrimonio finito si colma difficilmente.
    Scusa l’intrusione.

    Art

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  20. flaviablog

    #22: io non sono sposata e provo le stesse cose. Credevo nell’amore eterno e mi trovo a stringermi la mano da sola :-), motore di me stessa 🙂 Il dialogo? A volte tra noi sembra un combattimento tra galli. Si arriva al punto che con la mano nella mano (sua) ti sentiresti a disagio, invece che rassicurata.

    In ogni caso quoto Art, però.
    Decisamente. Mi sovviene di Socrate e Santippe. Meglio Santippe che nessuna moglie…:-)

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  21. tiptop

    Nell’amore eterno non credo… l’amore è eterno finchè dura.
    resta altro, ma qualche volta non è sufficiente.
    Io le ho provate… ormai mi sento lontana da lui, dal suo corpo, e dei suoi pensieri ho sempre saputo poco. Riesco a parlare con tutto il mondo tranne che con lui. Tengo alla nostra famiglia però

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  22. armonici

    Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale
    e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.
    Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.
    Il mio dura tuttora, né più mi occorrono
    le coincidenze, le prenotazioni,
    le trappole, gli scorni di chi crede
    che la realtà sia quella che si vede.

    Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio
    non già perché con quattr’occhi forse si vede di più.
    Con te le ho scese perché sapevo che di noi due
    le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,
    erano le tue.

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  23. GajaC

    sono d’accordo con arti.
    e però è pur vero che ciascuno ha le sue reazioni e le sue esigenze e i suoi tempi. immagino che non serva a nulla provare quando si è certi che quello che si ha non è abbastanza.
    un bacio:*

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