Perchè l’economia riprenda, occorre che la gente abbia soldi da spendere, sia ottimista, cioè deve avere un reddito, un lavoro e i prezzi devono essere accessibili, devono riprendere i consumi.
Nel prezzo di una camicia, è compreso l’aumento dell’IVA che il fabbricante di bottoni ricarica al confezionatore vendendoglieli, idem per il filo, la tela, la confezione, il trasporto al negozio. Chi compra il prodotto finito nel prezzo si becca tutti i ricarichi. Quindi se il prodotto è caro si vende meno e le aziende sono in difficoltà.
Allora, per non bloccare l’economia, aspettiamo ad aumentare l’Iva, ma il ministro Saccomanni avvisa che per farlo ci saranno tagli dolorosi alla spesa pubblica. Non saprei quali aspettarmi. Diminuiscono ancora i letti negli ospedali? Ci sarà un insegnante ogni tre classi? I pubblici ufficiali debbono portarsi le biro da casa? Insomma, tutto questo per rinviare l’Iva e potersi comperare la camicia. Ma alla fine siamo sempre noi, gli stessi soggetti, a pagare, o in salute o in soldi, che sia Iva aumentata o taglio doloroso. Non so se una camicia salva più vite di un elettrocardiogramma. Siamo sempre noi. Si tratta solo di scegliere di che morte morire, insomma.
Invece, far ridare i soldi a chi ha rubato? Evitare seriamente che si possa rubare ancora denaro del contribuente? far pagare penali a chi ha stanziato denaro pubblico in opere inutili o non terminate? Su, un po’ di fantasia, occorre cambiare i soggetti paganti, i soldi da qualche parte sono, se sono sparite dalla tasca della popolazione saranno in qualche altra tasca.
Perchè poi a me girano le balle per questo pacchetto lavoro per i giovani e vecchi disoccupati, che intanto lascia a piedi la generazione in mezzo, sembra essere proprio data per persa, quella dei quarantenni. Poi non capisco perchè avere uno sconto per un anno di € 650 mese dovrebbe invogliare un’azienda a pagare contributi e oneri per altri 40 anni assumendo un giovane. Usare questi soldi per un appalto obbligando l’assunzione dei lavoratori, cui possano partecipare aziende che abbiano chessò tot assunti non è meglio? Alla maniera italiana, ci sarà chi troverà il trucchetto, lo spiraglio, per mangiarsi i fondi destinati al pacchetto.
Poi, altra cosa, il pacchetto che riguarda i giovani che abbiano tra i 18 e i 29 anni, siano privi di impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi, siano privi di un diploma di scuola media superiore o professionale e viva solo con una o più persone a carico. Insomma, mia figlia che ha 24 anni, un diploma, un bambino di 5, sta cercando di laurearsi, lavora tutto il giorno con contratto apprendistato a 800 € mese ed è indietro due mesi con la paga perchè in ditta non entrano soldi, vive con bambino e compagno con noi perchè non ce la fanno ad andare da soli, insomma mia figlia, che ce la mette tutta, non merita aiuti, non ha diritto a nulla, posso solo pregare che regga il traballante posto di lavoro di noi genitori. O forse li dobbiamo buttare fuori di casa, così trova un vero lavoro?