per chi volesse psicanalizzarmi…

Raramente sogno, o forse raramente mi ricordo cosa sogno.
Ieri sera ero molto stanca e con il mal di testa, ho pensato mi sdraio un attimo sul divano, ma ormai sulla questione dell’attimo non inganno più nemmeno me stessa.  Sono piombata nel sonno, e mi sono svegliata oltre mezzanotte. Però mi ricordavo un po’ il sogno.
Era un giorno di sole, ed ero tornata dalle vacanze,  con la nostra famiglia, quando eravamo quattro. Era anche il giorno di Natale, e per trovare un  posto dove fare il pranzo di Natale ho detto che intanto portavo fuori il cane. Però il cane non lo ricordo. Arrivo ai giardinetti dove vedo volti di persone un tempo conosciuti, sedute sulle panchine, di quelle che vedi sempre ma non sai e non saprai forse mai come si chiamano, e li saluto, poi mi giro sul prato e ci sono stuoli di persone pomposamente vestite colorate a gruppi, verde smeraldo, nero, rosso, e poi un gruppetto in rosso con strisce bianche. Mi dicono che è la ginnastica della terza età, ed io chiedo se non la fanno più nelle palestre convenzionate con il comune. Proseguo il giro, entro in ristorante straelegante, mangiano silenziosi e compunti, entro da una porta dico ops buongiorno ed esco dall’altra. Mi ritrovo nella via di fronte alla Pinacoteca Ambrosiana, vicino all’ufficio dove ho lavorato per una vita, c’è una specie di camion ruspa posteggiato in seconda fila, passo dietro di questo, davanti un cavallo con quattro cavalieri inizia a sgroppare e allora uno scende. Questo giovane  disceso spinge indietro la ruspa al ritmo delle bizze del  cavallo che pure indietreggia ed io "ma ci sono io dietro!" e allora mi sorride e mi chiede se ho paura, e dico del cavallo no, di quello che fai tu col camion si. Insomma li accompagno  camminando a piedi con questo qua e ci sediamo poi in un bar. Fine del sogno. Era il principe azzurro? A cavallo era, ma non aveva un volto.
Io il principe azzurro lo sto sempre aspettando. E comunque anche di un altro colore, in clima di par condicio è meglio non precisare.


11 pensieri su “per chi volesse psicanalizzarmi…

  1. cilvia

    anfatti, hai raccontato anche i dettagli!! cmq io dico che in questo sogno hai rivisto la tua vita e che l’arrivo di questo sconosciuto senza volto, ti fa un pò paura ma nello stesso tempo ti attrae!!!
    che ne dici?

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  2. Gattatequila

    Non sono in grado di psicanalizzarti ma penso che sia il sogno di una donna con tanti pensieri che girano per la testa. Quanto al principe azzurro: non credo esista. Esistono uomini belli dentro, onesti, con meno difetti rispetto ad altri, che hanno la devozione di stare al fianco di una donna che a sua volta si impegna quotidianamente per condividere la propria vita con quell’uomo. E’ una spalla su cui piangere e su cui appoggiarsi nei momenti di stanchezza, sapendo che ti reggerà senza crollare e che ci sarà in ogni momento della vita. Forse non sarà il principe azzurro ma é comunque tanto! Se pensi di non averlo ancora trovato, ti auguro di accorgerti di averlo da sempre al tuo fianco.
    Con affetto

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  3. tiptop

    Tree, infatti… avevo aggiunto al post l’ultima frase non a caso. Poi… tuttìal più un pony…

    Io un cavallo non lo mangerei mai! Come mangiare un amico.

    Gatta,non so…si la persona che ho di fianco… c’è sempre, ma non mi posso aprire, e fidarmi, per altre cose, non per questione di altre donne o cose così…questioni di silenzio,insomma, e di tanto male certe volte, di quello morale.

    Ma le ginnaste colorate??

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  4. MarinaLocatelli

    certo meglio il tuo tuo sogno del mio ultimo dove con mia sorella facevo una strage senza motivo. Ricordo la fuga sempre mia sorella e l’angoscia di essere catturata e l’angoscia ancor più grande di dover giustificare quella strage ingiusitificabile a mia madre

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