22 luglio 2007
Ora che ho scritto la data, mi è venuto in mente che forse oggi è l’anniversario di matrimonio, il venticinquesimo, le nozze d’argento, e sono al mare con la Princess, e quando avevo fissato l’albergo manco ci avevo pensato a questa data e tutto sommato è meglio. In questo matrimonio anomalo, dobbiamo ancora fare il viaggio di nozze.
Non mi sento sposata, non voglio essere sposata. Non penso in due. Penso alla famiglia, ma essenzialmente la famiglia sono i miei figli, il loro presente, il loro futuro, la speranza che negli anni a venire pensino anche di non aver avuto un brutto passato.
Mi chiedo se so cosa voglio invece.
So che quando si è vecchi, e noiosi perchè si dicono sempre le stesse cose, con le dita nodose e gli occhi sbiaditi e si è magari ammalati, è solo il coniuge che ti sta vicino, i figli, se hanno tempo. E l’idea di affrontare la singletudine alla mia età mi spaventa per questo.
Vorrei essere importante per qualcuno che sia importante per me, se è questo l’amore.
Eppure, non sono capace di darmi, se l’amore deve essere un qualcosa di assoluto, totalitario, non sono di nessuno.
I “miei” uomini, storie, storie sospese, storie finite, storie che avrebbero potuto essere e non sono state…ognuno era per me qualcosa di speciale, ognuno ha pensato di essere unico… Si unico, tanti unici…nessuno mi possiede, nella vita restano, e resto.
si fanno gli auguri, in questi casi. servono sempre.
per cosa? per gli uomini?
quello che ci vuole, uomini compresi.
questopost mi è piaciuto moltissimo…
grazie…
sono momenti strani