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vivere pericolosamente

Vivere pericolosamente

Ieri durante il ritorno a casa, in bici, mi sono accorta che il freno dietro non funzionava più., ed ero all’altezza del Parco Ravizza, ancora ben lontana da casa. Ho deciso di fare un’eccezione, e di fare uno sforzo cerebrale pere capire dov’era il guasto nel freno a bacchetta. Non per altro, amo la natura e le sensazioni quanto detesto i meccanismi, di qualunque genere essi siano.  Non c’era più una cosacche non so cosa fosse, in quanto appunto non c’era più. La funzione era quella di perno,al congiungimento del sistema di bacchette al comando della ruota. Ho cercato un surrogato in giro, per terra, nel parco, speravo in un chiodo ed in una ghianda, il chiodo da inserire come perno, e la ghianda a mo’ di dado per non far uscire il chiodo, ma devo lamentarmi con la Sindaca, il parco era tutto pulito.

Andando verso casa ho rischiato di schiantarmi solo un paio di volte contro i marciapiedi, dimenticandomi che il sinistro non funzionava…ma visto che scrivo sono sopravvissuta. Poi  non sopravviverei senza scrivere, più probabilmente.

Ma non è stato ieri il solo momento di rischio…ieri nel  mio solito bar sono stata bombardata.

Stavo leggendo il Corriere inserto Milano quando è piovuto sul giornale…Ho continuato come nulla  fosse e ho girato la.pagina, non sapevo che dire…il signore del tavolo dopo il mio che aveva aperto la bottiglietta di minerale appariva disorientato già di suo.

Ma anche la Princess ha avuto il suo momento di brivido…ormai il pancino più bello del mondo è nettamente visibile, la sua professoressa di ginnastica sta sempre un po’ in apprensione, ed in piscina l’ha costretta nella corsia lenta…e continuava a strillare Attenta! Attenta! Vai piano…Vai PIANOOOOO

La Princess…il suo pancino sta benissimo, è maschio, scalcia, si rotola e si srotola,  e pare più lungo e più grande della media. Ha la stessa faccia del papà, si vede dall’ecografia. É atteso per la prima settimana di agosto, spero tanto che non faccia scherzi per l’esame di maturità.  

prova

Ma che ha splinder? volevo rivedere il mio post di ieri notte, e non c’è,  Elfk mi ha commentato alle 3 e non c’è il commento in lista commenti. ho aggiunto ora un link, due volte perchè credevo di avere sbagliato la prima, e non si vede… chissà se questo post si vede….
si vede? ora vado in ufficio di corsa.

non ci sono più le colf di una volta

Mamie l’avrei adorata.

Invece la mia… ha delle stranezze. Viene due volte la settimana per tre ore. ora ho imparato a lasciare una montagna di cose da stirare, quando le lascio il scritto sul fogliettino di stirare. Perchè se ci sono tre cose, mi stira quelle tre lì, e poi non capisco cosa faccia per il resto del tempo. Forse non lo capisco perchè nello spazio temporale che intercorre tra quando viene lei e torno a casa io, la Princess si muove per casa a suo solito vanificando qualunque effetto di riordino. Invece quando c’è la montagna di cose da stirare, non le finisce tutte ma almeno penso che sia andata avanti per le tre ore pattuite. Anche se io di ore ce ne metterei meno a finire, ma perchè stiro male e odio farlo. 

Ma una cosa che non mi riesco a spiegare, è l’impossibilità per una colf quando spolvera di rimettere gli oggetti allo stesso posto. Magari lo fa per far notare che ha pulito, o magari li sposta  e basta, per far pensare che abbia pulito. Una volta mi aiutava una colf minutina ed anzianotta referenziata dalla parrocchia. Per due volte, tornata a casa alla sera,  ho dovuto rimettere il comò con tre cassetti ed il piano di marmo di Carrara nella posizione di prima. Secondo lei andava meglio nell’altro  angolo della stanza.

Con l’attuale, certe volte si scatena una vera caccia al tesoro, come per  il portamatite che sta di solito vicino al telefono ed all’agenda, e che  se ne era andato invece su un ripiano basso della libreria in salotto, in base a quale ratio non lo so.  Piuttosto, lunedì  avevo improvvisato un nascondiglio in camera per il regalo di natale del capofamiglia, e l’ho trovato ieri  orgogliosamente "messo in ordine"  in bella vista sul comò.

UN UOMO BELLO
Ogni tanto in ufficio senti parlare di begliuomini, non sono mai dei colleghi, ed allora saltano fuori Clooney e Pitt. Beh, allora piuttosto Kostner Ford e Connery.
Non saprei dare i canoni di bellezza maschile, per me è questione di feeling, o arriva o non arriva.
E allora quando penso a qualcosa di bello, qualcosa che mi è rimasto nella pelle… il bianco, l’ocra, il celeste di Lawrence D’Arabia visti con gli occhi azzurrissimi di Peter O Toole. Ecco , in quel film.. per me è sempre stato stupendo. Di lui non si ricorda mai nessuno, quando parlano di belli.
Da bambina ne ero innamorata, come avessi potuto conoscerlo davvero.
E poi… feeling, guardando il film, per Tim Roth…che certo bello non è, mentre suona il suo piano sull’oceano.
E pensare che i biondi non mi piacciono. 
E comunque stasera volevo pensare a qualcosa di futile e di bello.

C’è il sole il cielo è bellissimo non fa freddo non ce la faccio più a stare qui dentro. Voglio prendere la bicicletta e andare in giro a fare foto. Voglio stare all’aria. Uffa  e uffa. Invece, mappali e scartoffie.  

Sta calando il sole su questa giornata di novembre… sono andata a fare quattro passi con una collega nell’intervallo, nel giardino dell’asilo i bambini giocavano e correvano con le loro felpine colorate. Abbiamo trovato un negozio di scarpe che svendeva tutto al 50%, e anche di buona qualità poi. … quelle di vernice che piacevano a me erano troppo alte per il mio quotidiano. Scivolavo in avanti, peccato.

Siamo tornate indietro accaldate ed in ufficio abbiamo aperto la finestra, è aperta ancora e l’aria è piacevolmente fresca.  Il cielo azzurro sfuma nel giallino. Ah, come è triste Milano… mica sempre però. Anche ieri sera era bella, e non faceva freddo. Il Castello illuminato, la Chiesa della Madonna del Carmine, le vecchie case di via Mercato. Non sono religiosa, ma la bellezza e la spiritualità di certe chiese, gliela riconosco. In quelle essenziali, semplici, un po’ nude e un po’ romaniche.  Come S.Simpliciano, per esempio.

  Ho un nuovo giochino…come sono contenta.

Mi è arrivata una posta prioritaria dalla Regione Lombardia. Non ho pagato il bollo della mia vecchia Ford Fiesta nel 2004. Anche perchè l’ho lasciata al concessionario, con bollo ancora valido, in quell’anno, comprando la macchinina che ho adesso. 

Dunque: il telefono della regione indicato nella missiva, attivo dalle 8 alle 20, promette di essere occupato dalle 8 alle 20. Il sito internet indicato dalal regione riporta le stesse cose che dice la lettera, nulla di più. Il concessionario ha quattro numeri di telefono, uno sempre occupato  (starà parlando con la Regione) e agli altri tre non risponde nessuno.

Ok, buon divertimento a me. Stanotte spulcerò nella montagna di carte che non riordino mai risolutivamente. 

    

   
      IERI SERA CHAT
     E perchè ti sei sposata?
     – avevo fatto le crocette pro e contro.
     E perchè non ti separi?
     – faccio le crocette pro e contro.
 
Però con le crocette si può sbagliare lo stesso.
Gli errori si pagano, non si fanno pagare agli altri.

IN VIAGGIO

In viaggio
Una cosa che mi piace è l’aria della stazione. Gente di corsa, gente che aspetta, gente che sbuffa guardando l’orologio, una vecchia con minigonna, calzamaglia e  cappello da cowboy, due ciclisti con bici e caschetto,  gente seduta sulle valige. Mi piacciono le voci indistinte degli  altoparlanti, mi piace vedere il mio treno in partenza un momento al binario 11, poi al binario 8 e poi al binario 11.
Odio le macchinette distributrici,  oggi mi hanno lasciato senz’acqua ma mi hanno regalato 10 cents. Le istruzioni semoventi in uno schermino dicono di mettere importi esatti. Istruzioni scritte su una targhetta dicono che la macchina dà i resti. Una macchina mi ha reso le monete che ho inserito, con i cents in più.  Sulla macchinetta di fianco invece qualcuno aveva scritto "attenzione ruba i soldi".
Ho trovato la mia carrozza, 1 classe (tariffa amica), carrozza 2, posto 52. Era l’unica serrata e buia. Il capotreno mi ha detto che era guasta , non andava il riscaldamento, di sistemarmi nella 1, stesso posto. Faceva freddo lo stesso, ed ho viaggiato sola nello scompartimento, ed anche quasi nel vagone. E in una stazione ho scattato la foto sopra al treno di fianco.
Al ritorno è andata meglio. Il mio posto,  2 classe  carrozza 4 n.35 finestrino, era occupato dalla ragazza n.31 corridoio. Che ha deciso di non far scomodare nessuno e che mi cedeva il suo.
Vabbè… non mi piace far questioni, il finestrino lo avevo richiesto, ma tanto ormai era buio.
E poi non mi è andata male. Quando si è liberato il posto di fronte all’ex mio, ci  si è seduta una vivace signora,di quelle che non tacciono mai. In un batter d’occhio sotto la sua egida tutte le occupanti dello scompartimento si sono date da fare per esibirsi a vicenda  foto di figli o nipotini sui cellulari. Mi sono scusata, ma avevo solo la foto dell’ape in volo che entra nel gladiolo.
Fortunatamente mi sono addormentata un po’, e quando mi sono svegliata, a Milano, dall’aria stremata che vedevo intorno, la signora non doveva ver taciuto un attimo. Certo che, a parità di km,  il viaggio di ritorno è stato più corto.
stazione di milano

LA VICINA DI CASA
Devo aver già  accennato a quell’essere da qualche parte in questo blog.
Assurdamente rigida e polemica, già zitella per la vita quando ancora potrebbe non esserlo. Senza nulla togliere a chi è zitella per vocazione.
Volevo solo dire che una così non avrà il coraggio di pigliarsela nessuno.
 Se anche avrà un criceto, la morderà. Sempre che non trovi prima lei il motivo di mordere il criceto.
Lei si odia con i suoi vicini più vicini, l’Ufficio a pianterreno. Sta facendoci sudare sangue ad ogni riunione condominiale, e pensare che siamo sempre andati abbastanza d’accordo tutti.  Ora addirittura abbiamo scoperto di amarci, noialtri condomini, giungendo a tollerare le rispettive imperfezioni, pur di far fronte comune contro di lei. Io e la mia amica, quella che ha il ristorante, siamo costrette a candidarci a vita a consigliere del condominio, rielette a suffragio universale, per paura che lei prenda il posto di una di noi.
Ora le chiavi della cassetta della posta le abbiamo in quattro. L’Ufficio, Lei, la mia amica ed io. Non so perchè tocca sempre a me smistare la posta, anche se torno a casa alle 24 che ero fuori dalle 8.
Oggi torno alle 18.30, Lei  sta svuotando la cassetta della posta.
Esclamo sorridendo "Oh che bello che oggi non ci penso!"
 e mi sento rispondere " Si ma quella dell’Ufficio la lascio dentro."
" Ma scusi, quando si fa, si fa per tutti, no?"
"Ma figuriamoci, hanno gli impiegati, pagati per lavorare, che se le prendano loro, mica lo devo fare io"
" Ma il fatto di avere la chiave mica è personale, è funzionale al condominio"
"La sua la metto volentieri nella sua casella, la loro no"
"Ecco, allora facciamo che lascia anche la mia nella cassetta, ci penso io"
"Ma non c’è niente per lei"
"Ecco, oggi non c’è niente, ma quando ci sarà me la lascia dentro con quella dell’Ufficio"
Trenta secondi, e quelle cose che non ho mi stavano girando ad elica.
Ma come si può arrivare a essere cosi piccine? Mi è venuta anche paura che possa arrivare a fare dispetti, tipo far sparire qualche busta, che poi magari resto responsabile io che mi occupo della posta  da sempre e, finora, con tranquillità di tutti.