Stelle cadenti, niente, i miei desideri si vede son perdenti, fa anche rima. Forse, ne avrei viste se fossi rimasta di più, seduta sul muretto tra i cespuglioni di camelie, gli enormi fiori annunciano la fine dell’inverno, in estate sono foglie verdi e lucenti.
Sul lungolago, mentre il buio diventa più buio, la gente passeggia.
I pensionati che portano fuori il bastardino di misura minimale incrociano anziane signore bionde e un po’ abbronzate che fanno discorsi qualunque, però con aria molto impegnata ed esperta, e che guidano carlini e maltesi. Passano anche coppie con i passeggini, o con bambini che camminano ancora pericolanti, e chiamano i cani bu bu bu, oppure il bau, a seconda delle età.
i piccoli svassi pigolano indefessamente, Sembra che la gente sia finita, invece no, è il momento degli sparpagliati, ai quali seguiranno di nuovo i padroni di cane, però giovani e con cani grossi.
Nel mio angolo arriva un giovane straniero biondo, con dei sacchetti. Da uno di questi estrae una bottiglia e va verso il lago, resto un po’ allarmata, mica vorrà berla. No, non vorrà, due anatre gli fanno largo sul molo, la riempie e torna indietro, Tira fuori un ambaradan, mette insieme dei pezzi, è un narghilè. Arriva anche una ragazza, tira fuori dai sacchetti un liquore e una bibita. Quelle rimaste nei sacchetti sembrano delle confezioni di birra, Tutto un programmino, mi pare, partendo dall’acqua di lago. Quando è il momento dell’accendino, mi alzo per tornare in albergo, son così belli quei due, mi chiedo perchè debbano perderne coscienza.
Anche la notte delle stelle cadenti, è bellissima, limpida come poche ne ho viste, le luci brillanti dall’altra parte del lago, i grandi alberghi di Stresa,, i fari delle macchine che passano, il treno illuminato.
anche per me nessuna stella cadente.., ma mi accontento, ce ne saranno altre di notti del dieci agosto…
Sì poi le Perseidi vanno oltre al 10 agosto… comunque nessuna neanche nelle due notti seguenti!