La rapa non è che sia bellissima, rispetto a tanti altri tipi di verdure non sembra avere delle peculiarità: è a forma di rapa, una specie di disco volante inciccionito, bianca o di un rosso violaceo, come le cipolle, solo che non è a strati. Infatti ci vestiamo a cipolla, ma non ho mai sentito raccomandare a nessuno di vestirsi a rapa. Testa di rapa, sì, che l’ho sentito, e non credo che lo si dica solo a quelli che si tingono un ciuffo di capelli di verde, un po’ magari lo meritano, da bambina pensavo si riferisse a chi aveva la testa dura come una rapa, ma ora che sono cresciuta so che le zucche sono più dure, e poi leggo su Internet,così mi sono accorta che forse voleva dire testa vuota, visto che la rapa è un alimento povero anche come sostanze nutritive, c’ha solo un sacco di vitamina C , e poi è difficile da digerire, pare faccia male alla tiroide e protegga dai tumori, ma è tutto da provare. Nonostante ciò, sembra che abbia tanti modi buoni d’esser cucinata, io mi ricordo solo delle minestre, di quand’ero piccola, di riso con le rape, quelle bianche, ma non dovevano piacermi granchè, perchè di anni ne sono passati tanti, e non me ne è mai venuta nostalgia, a me, che ho nostalgia un po’ sempre di tutto.
Comunque, premesso che la rapa non dà magari un tono di eleganza ad un discorso, è da qualche giorno che mi frulla in testa il modo di dire “non si può cavar sangue da una rapa”, gli inglesi dicono invece acqua da una pietra, insomma quel concetto lì. Secondo il senso comune, significa che è inutile insistere nel fare una cosa impossibile: la rapa, per tale bisogna, è oggettivamente poco collaborativa. E’ anche vero che non ci si aspetta che un gatto ci scodinzoli, o una tartaruga corra, si prende quello che di buono danno, e così il nostro micio di casa ci fa le fusa, pazientiamo che la tartaruga lemme raggiunga la foglia di lattuga. Parimenti, non possiamo aspettarci che una persona egoista profonda altruismo, che una bugiarda non menta, che una golosa ti lasci l’ultima fetta di torta alla panna: la natura di queste persone non esclude però che, coi loro limiti, abbiano del buono da dare, questo in loro dobbiamo cercare, aspettarci. Quindi se applichiamo questo poco musicale proverbio agli umani, e lo leggiamo come “Non puoi chiedere a una persona cose che non ti può dare”, ecco, se ce lo ricordassimo un po’ più spesso, forse le cose andrebbero un pochino meglio, per quanto riguarda la tolleranza e il rispetto reciproco.
Spero non sia reato, ma a me le rape non piacciono mica
Direi che non è reato, rientra anzi nello spirito del post, avere comprensione di questo fatto increscioso…
dissento col detto. dalle rape rosse esce un succo che pare proprio sangue. ed abbondantissimo. anche dalle persone si può cavar qualcosa dunque…
Eh no! Il detto dice sangue, e il succo, non è sangue: tu dici quello che dico io, dalle rape non puoi cavare quello che vuoi tu, ma qualcosa ugualmente possono dare loro!