La serata di ieri sera, per quanto interrotta, sono rincasata presto, mi è sembrata meravigliosa, e chissà cosa ho perso….
E’ stata un po’ una sorpresa, non avevo letto programmi precisi, e poi, se appena posso, a priori, al Vanghè vado, che si stia bene, che l’intrattenimento sia di qualità, per me è scontato, i programmi li salto anche.
Presenti, tanti, alla serata di “chiusura” delle attività della stagione 2011-12, che poi chiusissimo mi sa che non starà. Presenti anche tanti artisti, molti che proprio non conoscevo, ma d’altra parte non ho la presunzione di conoscere tutto e tutti, ho fatto per anni una vita tra lavoro famiglia, scuole, ed è dal 50esimo compleanno che mi sono regalata, e pretendo, di metter il naso fuori da quel circolo “vizioso”, ed il terreno da recuperare è tanto.
Così, oltre alla schiettissima poetessa Anna Lamberti Bocconi, ho ascoltato i cantautori, Folco Orselli e il milanesissimo Giangilberto Monti, e Ruggero Dondi che si è cimentato con poesie di Campana scritte da lui, con molta verve, e sorpresa, batteria basso tromba e chitarra, son scivolate via le note di tre brani di jazz.
E quando sono andata via si stava preparando Roberto Zanisi,
Con molta timidezza, quasi vergogna, si faceva cenno ad un cartello, con delle formule di abbonamento per gli spettacoli del prossimo anno… ma che vergogna e vergogna, il Vanghè deve crescere e prosperare, che se lo scopo dell’associazione è supportare il disagio mentale, ci fa star bene anche noi, non ufficialmente mentalmente disagiati, ma tanto tanto stanchi e ci piace trovare, in via Bastia 15, a Milano, disperso tra casone e capannoni, la fetta di mondo che ci offre il Vanghè.