Ho risentito questa musica, mi pare dopo un’eternità, e riascoltarla è stato un po’ come riappropriarmi di cose che ho dentro, mi è tanto familiare, questo motivo, che mi pare di esser nata conoscendolo già.
E visto che tutti si augurano Buon Natale, e ci si interroga sul senso del Natale oggidì, mi son chiesta se il Natale non sia diventato il giorno del ricordo, in questa lunga tavolata che negli ultimi anni è andata accorciandosi.
I bambini sono in attesa, e ricordo i desideri – la scatola di matite colorate con anche il rosa, scrivevo a Gesù Bambino- e l’emozione, alla mattina, nell’aprire quei pacchetti sicuramente un po’ magici, apparsi sotto l’albero.
E’, per me, soprattutto il ricordo della mia casa di bambina dove c’era lo spazio per ballare, giocare, cantare e dove mi sentivo sempre al sicuro^_^
Auguri e tante matite rosa!
Sicuramente Natale possiede anche la valenza che sottolinei tu… un pizzico di malinconia che si mescola alla serenità di ritrovarsi insieme ai propri cari.
Un sincero augurio di feste serene. Paolo.