Salita sul vagone della linea gialla della metropolitana, ero rimasta in piedi vicina alla porta, solitamente scendo quasi subito, alla seconda fermata.
Sui sedili alla mia sinistra c'era un giovane che parlava concitatamente con una coetanea, forse una collega di lavoro, verso la quale era girato di tre quarti.
Quella parte di viso che intravedevo mi ricordava molto un compagno di scuola di mio figlio, che abita dalle mie parti, ma ero in dubbio, mi sembrava strano lavorasse in periferia, e sull'anulare portava un anello che pareva una fede, e non avevo notizia che si fosse sposato.
In effetti avrebbe anche potuto esserlo, era già vecchio quando aveva la sua quindicina d'anni.
Ogni tanto chiacchiero con mio figlio, e gli chiedo notizie dei suoi compagni, che ho avuto modo di conoscere nei miei anni di militanza come rappresentante di classe, il mio ruolo sacrificale, e non mi pare di averlo ancora sentito parlare di matrimoni, nè di figliolanze. E sì che ormai si va per i 28… questi bamboccioni.
Sui sedili di fronte, nel cantuccio contro la parete del vagone, un filippino stava scrivendo su un piccolo foglietto verde, quando una scossa del treno gli ha fatto scappare la penna di mano, che è rotolata nel mezzo tra i sedili opposti. Il giovane si è chinato, e l'ha data allo sconosciuto, dicendogli "eccola" con un sorriso.
In quel momento sono stata sicura che non poteva essere lui.
si chiama paura della diversità. in alcuni casi, al giorno d'oggi, è giustificata. ciao
no no, nel suo caso è ideologia!
alla base c'è sempre o quasi paura. magari inconscia
se uno a 28 anni non vuole sposarsi o avere figli è un bamboccione ?
Ah non per me… riesumavo l'epiteto di Brunetta!
sarebbe stato bello scoprire che era lui, invece…
Già, sarebbe stato bello scoprire che aveva aperto gli occhi… e magari anche il cuore.
Peccato!
Accidenti… mi par di capire che la scuola in cui è stato tuo figlio non fosse frequentata da persone così… aperte nei confronti degli stranieri…
In effetti un giorno mi ha detto di essere rimasto un po' disorientato… dopo il liceo e il triennio alla Bocconi, si è iscritto alla Humboldt di Berlino per il biennio, e quindi stava via da Milano per lunghi periodi.. tornando, si è accorto che i suoi compagni stavano "a destra"…