Ed anche i fiori bianchi, e rosa, e gialli degli alberelli e delle siepi stanno lasciando il posto alle fogliioline verdi e tenere. Foglioline che crescendo diventeranno impolverate e torride, ma non voglio pensarci.
Anche quei grovigli grigi di foglie e di frutto, rimasti sui platani che vedo dalla finestra, sono scalzati dalle foglioline.
Voglio godere della loro lucentezza e non pensare alla polvere secca dell’estate.
La trapunta del letto è un po’ tutta tormentata, l’alternanza del caldo e del freddo, ed i passaggi dei gatti.
I gatti irrequieti nella casa nuova, così rumorosa, così "sulla strada", di notte c’è sempre qualcuno che passa urlando, o le moto, e il tram che sferraglia all’alba.
Gatti quatti, guardinghi, felpati… spazi da conoscere, salti da calibrare, impronte sul lavandino, si strusciano, ti scrutano dalle postazioni sconosciute, ma ora conquistate.
Dico dei gatti, ma potrei anche dire di me.
Sei una gatta?
a volte… a volte sì, proprio sì! 😉
Anch’io mi sento affine ai felini…
io c’ho il pero malato
credo sia ruggine
… devo trovare una medicina
Ti leggo……….. senza costanza , ma sempre volentieri .
Buona felice e serena Pasqua a te e a tutti coloro che ti vogliono bene .
La signora abruzzese di una settantina buona d’anni intervistata ieri sera diceva, sorridendo, che avrebbe dovuto adattarsi ad una nuova vita.
Se ce la farà lei, che ha perso tutto nel terremoto…
Leela