un condensato di bellezza


Ieri sera a seguito di un’inaspettata telefonata mi sono inaspettatamente trovata al cinema, erano forse due anni che non ci andavo, non che non mi piaccia, anzi, ma non mi piace andarci da sola, e poi tutte le volte che si dice con qualcuno andiamo a vedere quel film lì, sì sì,  poi si rimanda sempre e il film non lo danno più. E se li guardo in tv mi addormento, anche se il film mi piace. Una tristezza.
Dunque, Vicky Cristina, Barcelona.
Una rassegna dei casi dell’amore.  Un film divertente, che non insegna nulla ma almeno ti diverte con leggerezza non stupida nè vuota. E accipicchia se ne avevo bisogno.
Sono rimasta colpita dalla bellezza, in questo film, tanto che non ricordo neanche se c’era una colonna sonora, che di solito ascolto e cerco, me la sono dimenticata.
Le donne sono splendide tutte, Vicky che assume morbidezza nello scorrere delle inquadrature e e delle sue certezze,  Cristina, portatrice sana di gioia di vivere e di insoddisfazione, in quanto omonima in lei  ho ritrovato parte di me…"non so cosa voglio ma so quello che non voglio", l’insoddisfatta Judy, appunto, un’altra parte di me, e la leonina Maria Elena, fantastica, sensualissima, vitale.
Woody Allen  ha esercitato compostamente il suo umorismo, che va colto nelle inquadrature e negli sguardi, mentre  ha  destinato la sua impietosa ironia agli stereotipi maschili, non se ne salva uno, di maschietto.
Parlavo di bellezza, e non a caso ho postato come prima foto la chiesa di Oviedo, è bellissima anche la Spagna, che non fa da semplice sfondo alla storia, ma è tra le protagoniste, femminile e calda.

11 pensieri su “un condensato di bellezza

  1. tabatha4ever

    L’ho visto, proprio settimana scorsa, e a parte dire che forse uno dei più carini del filone ultimo d Woddy Allen … è vero ho notato anch’io tutti belli!!!! belle le donne, belli i vestiti, belle le case, belli i colori … forse anche troppo!
    Sono uscita dal cinema pensando cosa non è Penelope Cruz … ma soprattutto cosa non è Javier Bardem!!! 😀

    (bellezza è anche il cinema President dove lo davano uno dei pochi sopravvissuti alle multisala)

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  2. gh7

    Javier irraggiungibile (specie quando parla in ispagnolo: que voz, niñas), Rebecca Hal graziosa, la storia garbata, valigiata di luoghi comuni su Barcelona e la Spagna tutta, non spregevole perché Allen l’è sèmper lü.

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  3. myoho

    Allen è sempre stato uno dei miei preferiti,Bardem grande interprete (Mare dentro…imperdibile)
    Il film sì,condivido è asolutamente gradevole e ben pensato…

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  4. tiptop

    Ecco non so se devo preoccuparmi, ma io non sono soccombuta al fascino di xavier bardem… fascino scontato… certo non sono soccombuta neanche al fascino del neomarito Doug, fascino certo ben celato nella macchietta che è.
    Mentre ho postato le donne….
    Gh7, certo la voce spagnola è fantastica. E ola valigiata di luoghi comuni spagnoli, è quello che serviva e si intonava al film! O no?

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