una giornata

Lui, lei, si tolgono i caschi, ed i giubbotti,ed i guanti, lei un guanto solo, ha due dita bendate. Ha un dito rotto, non sa come è successo, e gliene hanno fasciati due insieme. Mi piace il suo viso, ha un atteggiamento semplice. Sistemano gli zainetti, ci sediamo al tavolo sul davanti della casa, la conversazione si avvia con facilità… arriva la micia, lei si alza, si avvicina, simpatizzano, la micia la segue alla sedia e si struscia. Il micio non si fa vedere, è più pigro, proprio un maschio felino, passa molto tempo a dormire sul mio cuscino.
Arriva anche il cane trafelato dai suoi giri, ed abbaia agli ospiti, ma è inutile che mi avvisi degli estranei, li ho visti prima di lui, che è sempre in giro ed in effetti è un cane da seguita e non da guardia, spero sempre che non mi spinga un cinghiale davanti a casa, il terreno è aperto.
Vanno in paese a prendere il gelato, intanto che apparecchio, abbiamo pensato di mangiar fuori, sotto il glicine, la temperatura è gradevole, c’è venticello.
Si parla di viaggi, lui e lei sono stati compagni di scuola, io sono compagna di lavoro di lui, si ride perchè lui crescendo non ha smentito quel che prometteva di essere da piccolo, un ineffabile adulto, per il quale nulla è insolito, e tutto sempre ha una soluzione, quale che sia.
Lei  nota le farfalle che volano insieme… e che la micia è indaffaratissima.
Gioca con una lucertola senza coda, la prende in bocca, la sposta, la lucertola sta ferma, la micia la muove, ma i gatti fan così, giocano con le prede, la porta in casa… per fortuna la riporta fuori.
Accendiamo la televisione giusto per cogliere l’attimo di Bolt. Si chiacchiera di virtuale.
Lui non mi crede, che si possa provare attrazione fisica così. Lei non ha esperienza al riguardo. Io ribadisco che mi è capitato, ed in genere le sensazioni di simpatia, empatia, sintonia e comunicativa le provo da subito, e non sono mai state smentite dalla conoscenza nella realtà, quando è avvenuta. Forse dipende dalla sensibilità individuale, e dalla diffidenza o fiducia verso il mezzo.
Hanno fatto un giro nella vigna, io no,  è da aprile che non ci entro e non mi va, così mi sono messa sulla mia sdraio, quella dove di solito leggo con lo sguardo sulle colline, e Soriasco con la sua torre, un insieme di pietre e tetti ed alberi nelle luci e ombre del tramonto, sui vigneti a quell’ora ondulati e non più righe piatte nel sole.
Abbiamo cenato ancora fuori, questa volta così,  salame, fichi, formaggi, pesche, focaccia…ed il buio calava e la civetta è arrivata ed anche i grilli hanno cominciato la loro notte.
Sono stata bene… è raro che mi succeda, di resistere tutto il giorno in compagnia.
Peccato solo aver dovuto lavare il cane alle dieci di sera, tornato tutto entusiasta del letame in cui si era rotolato.

11 pensieri su “una giornata

  1. Gattatequila

    Avrei voluto essere lì con voi, perché in questo post c’é finalmente benessere. Avrei voluto chiacchierare con voi e mangiare salame, focaccia e fichi lì fuori in quel posto che continuo ad immaginare bellissimo. Avrei voluto godere della tua pace e averne un po’ di merito.

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  2. kalekaiagathe

    sei straordinaria: per come racconti, per lo spazio che uomini animali e paesaggio hanno dentro il tuo sguardo e dentro il tuo cuore. fai subito silenzio intorno e viene voglia di immergersi in quel verde, di stare con lo sguardo che vaga all’infinito. di stare con te.
    grazie.
    lu

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  3. tiptop

    Infatti AntonyPoe finisce che leggo poco e mi ci perdo… è che se continuano a costruirci capannoni/cantine leggerò di più.

    Gattatequila il posto è bellissimo davvero e poi chi viene qui a trovarmi ci torna sempre… forse l’atmosfera in dirsarmo, le cose di ripiego, dismesse, il fienile… uno ci sogna, di rimettere a posto, cosa farebbe di questa casa. Questi pensieri hanno perso un po’ di romanticismo… tarlati dall’assenza di dineros e di colloquio col capofamiglia, dalla stanchezza fisica

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  4. tiptop

    oh Lu, mi confondi un po’…
    non mi sembrava di aver scritto niente di che.
    o forse ho scritto che per stare bene con le persone ci vuole poco, quando anche le persone sono semplici…o meglio normali, naturali, umane e non distorte.

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  5. pyperita

    Anche a me capita di trovare pesante la prospettiva di passare un’intera giornata insieme ad altre persone, poi però in genere le cose vanno bene.
    Il posto che descrivi trasmette pace, serenità.

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  6. attimideterno

    ultimamente su splinder faccio piacevoli “incontri”.. scoprire questo blog per esempio..
    mi piace il tuo modo di scrivere, così lieve…ho persino sentito l’odore della lavanda e dei fichi…
    argura anche la tua presentazione 🙂
    è stato bello!
    ripasserò se me lo concedi…

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  7. utente anonimo

    E’ bello scoprire che riesci a meravigliarti come una bambina quando ti si dice che riesci ad incantare con le tue parole… tu dici, niente di che, invece, credimi, è tanto… davvero tanto e davvero bello…
    juliette75… 🙂

    P.S. a parte i fichi, anche a me sarebbe piaciuto il menù campagnolo! per non dire della compagnia, animali compresi…

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