Ieri sera incontro in pizzeria tra compagni del corso di scrittura, appuntamento prestissimo, ore 19.30, ma c’era chi doveva rientrare a casa col treno, ricordavo che mi avevano detto che la pizzeria aveva un’insegna rosa.
Chi ben comincia…Ero a rischio di leggero ritardo, aspettavo l’autobus 61 la cui frequenza è un’incognita universale, stavo avvisando S. che sapevo già nei pressi, infatti se riuscivo ad anticipare avrei dovuto raggiungere lui e FC alla Feltrinelli.Una macchina strombazza, continuo a parlare. Scende FG… sono sorpresa… m rimprovera di non averlo visto… ma io sono una seria, mica do retta alle strombazzate, e poi soprattutto… chi pensa che sono per me? Comunque pochi metri e.. già la coda per Piazza Piemonte. Certo che Milano a volte… FG era partito alla 19.10 da Pavia…mezz’ora prima insomma. Arrivati in zona pizzeria, mi accorgo che di insegne rosa se ne vedono in tre diverse direzioni. Richiamo S…"E’ un’insegna rosa no! verde no! rosa no! verde no! rosa no! verde…" No era rosa fissa, ed erano a venti metri da noi. Li raggiungiamo, baci abbracci, c’è anche AA. Mancano AS e C, l’organizzatrice. L’organizzatrice mi aveva telefonato circa un’ora prima perchè le indicassi la strada, e per dirmi contemporaneamente no è inutile che me la dici perchè tanto non mi ricordo niente. Evabè. Il fatto che mancasse era preoccupante di AS si sapeva che tardava. Dopo quasi mezz’ora ci decidiamo a chiamare C. Era già dentro. Evabè 2, la vendetta.
Nel locale, un’acustica micidiale, non si capiva nulla. Mi sono a stento accorta che FG ordinava il vino, ed allora mi sono accodata, lui li conosce e sceglie sempre bene. Poi ho visto che gli portavano la birra. Ordinava il vino per AA, di fianco a me, ma c’era un tipo solo che non lo ispirava…infatti non era granchè, proprio no. Sigh… nel vociare mica avevo capito… Ho ordinato la pizza n.130 (che non era il numero più alto) rifiutandomi di risalire oltre nella lista, ero già stufa. Pizza ai 4 formaggi con sesamo e noci. Buona ma su pane carasau. Tagliandola temevo di ferire con le schegge impazzite i commensali. Mi sentivo anche un po’ andata con quella specie di vino, quindi non ‘è stata difficoltà a ridere di qualunque cavolata, quelle che riuscivo a sentire o quelle che mi immaginavo. Spero non a spropositio. La serata si è conclusa sotto casa di AS, a due passi dalla pizzeria, che munitasi di rosa rosa dal primo venditore notturno di rose, è riuscita così ad evitare al gruppo i successivi 7 venditori. Abbiamo anche saputo che chi sbaglia gli accenti di leccornia, ubbia, guaina. edile è inutile che cerchi di avere avventure con AS, avrebbe lo stesso effetto del calzino corto.
deliziosa come sempre!
L’accento e’ variabile.
Infatti si puo’ dire leccòrnia o leccornìa, come De Mauro docet.
Guàina o guaìna come dicono i puristi ecc. ecc.
Ma se si conosce l’origine della parola
(latina o greca) c’e’ una regola fissa.
Dal latino, accento sulla penultima sillaba, dal greco sulla terzultima.
E qui sotto copio:
Leggi di limitazione
Nella lingua greca l’accentazione è regolata da alcune leggi. Nella maggior parte si tratta di leggi di limitazione in quanto esse non permettono di conoscere in anticipo la collocazione e il tipo di accento nella parola, ma descrivono alcuni limiti riguardo alla sua posizione (tra l’ultima e la terzultima sillaba) e riguardo alla sua qualità (l’accento circonflesso e quello grave sono possibile solo a determinate condizioni).
Tra le regole di accentazione greca, solo la legge del trocheo finale, è una legge “obbligante”.
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Premesse generali
Posto che in greco vi sono tre tipi di accento (acuto, grave e circonflesso) occorre affermare che:
* gli accenti acuto e grave possono stare sia su sillaba breve sia su sillaba lunga;
* l’accento circonflesso, al contrario, può essere collocato soltanto su sillaba lunga (per la distinzione tra sillaba breve e lunga si veda La quantità breve o lunga delle sillabe in greco).
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Legge del trisillabismo
La legge del trisillabismo afferma che: Nelle parole greche l’accento non può mai risalire oltre la terzultima sillaba ed è regolato dalla quantità dell’ultima.
In conseguenza:
* se l’ultima sillaba è breve, l’accento può cadere su ultima, penultima e terzultima;
* se l’ultima sillaba è lunga, l’accento può cadere su ultima e penultima.
Questo principio viene anche descritto, in maniera diversa, aggiungendo il concetto di mora: l’accento non può risalire oltre la terzultima sillaba e la quart’ultima mora. Questo permette di spiegare parole come ἄνθρωπος, in cui l’accento sta sulla quart’ultima mora (la lunga vale due more).
Se lei avesse frequentato il mio forum, sorella Tiptop, di queste cose potrebbe leggerne a iosa e bizzeffe.
Ossequi e mi perdoni il furto di spazio.
(Baci) :p
DocG, ho come l’impressione che tu voglia far colpo su AS…ma dimmi due cose, Sabbri che ne pensa e che intenzioni hai coi calzini.
Per non sbagliare porto i calzini a mezza coscia. Sempre grigio fumo.
A volte li arrotolo al ginocchio, quando indosso il kilt.
Sab mi lascia libero come l’aria di marzo. Ella e’ fiduciosa di natura.
Anche per questo mai la cornificai.
intanto il calzino corto produce effetti erotici devastanti sulle donne e ciò è comprovato da centinaia di studi.
Quanto alla serata, però… seratina…. ;-P
a chi piace il piede nudo?
Elfk… devastanti.
Seratina… non chiedo molto, solo una buona compagnia.
uluru: a me, per esempio