Per essere una che da un anno frequenta un corso di scrittura creativa lascio un po’ a desiderare, non sto scrivendo nulla, solo lettere agli avvocati e ai debitori, mail, e in questo blog. Da sempre ho l’impulso di scrivere, e mi sembra di esprimermi meglio con la penna che con la voce, che mi lascia sempre insoddisfatta, stonata libera parole che alla fine non sento coincidere con i pensieri.
Così ho deciso di fare l’apprendista stregone per imparare l’alchimia degli intrecci delle ambientazioni e dei personaggi che nelle pagine entrano ed escono.Le cose sembrano sempre più difficili quando non si conoscono, ed un trucco alla fine c’è sempre, no? Qualche raccontino sono riuscita a scriverlo, ho avuto anche la soddisfazione di vederne pubblicato uno.
Ora penso di non essere tagliata per scrivere romanzi, anche se un racconto lungo l’ho iniziato, ma sta lì, l’idea c’è ma ci sono un po’ di personaggi da far muovere, e non è semplice, e il tempo è tiranno. Mi vedo di più a fermare momenti e sensazioni, descrivere situazioni con poche pennellate di parole sui fogli bianchi. Anzi, avrei anche voglia di riprendere a disegnare col carboncino o imparare a dipingere con gli acquarelli, delicate tonalità che ho sempre amato.
Volevo mettere qui poche righe che ho scritto quest’estate, era una mail ad amici, poche righe che rendono bene il mio stato d’animo verso la casa nelloltrepò, di cui ho già scritto e di cui parlerò sicuramente in futuro. Alcuni amici che so leggono il blog le conoscono già.
FERRAGOSTO
Lunedì… ho doppiato la metà di queste ferie indesiderate. Rivoglio Milano, rivoglio i miei amici. Non ho combinato niente, non ho scritto non ho disegnato non ho messo a posto le scartoffie eterne che mi ero portata da casa.
Ho pensato tanto, e mi fa male pensare; non voglio pensare e sognare, voglio vivere quello che sogno.
Guardo gli alberi qua davanti alla casa, l’ippocastano che ha l’età di Marco, l’acero preso microscopico al parco di Milano, i noci ed il nespolo che avevo piantato in seme a Milano, e trapiantati qua. Mi chiedo dove è finito quello spirito, l’entusiasmo per questa casa. Questa casa è un po’ come il mio matrimonio, una famiglia a posto con due bei figli. Tutti la vedono e dicono che è bella, è vero. E’ l’idea romantica del rustico fuori città, in collina, tutto verde , in una bella posizione, tanto spazio intorno, quella giusta misura tra il curato e l’incolto. Dentro ci sono le crepe, il sudore, ed è un vincolo inderogabile.
Pensavo che non ho più voglia di piantarci niente.
Tipitipitipso ha scritto:
Dentro ci sono le crepe, il sudore, ed è un vincolo inderogabile.
Pensavo che non ho più voglia di piantarci niente.
EnricoIV risponde:
E con un giardiniere come Raul Bova o Roberto Farnesi, ricominceresti a inseminare?
Ciao Cri, buona giornata 🙂
Dotto’… ma che stai a dire? Ho ancora davanti quarant’anni per aspettare il Principe Azzurro, ti pare che me lo giochi per due così?
Ed eccomi a visitare il tuo BEL blog;non lo faccio solo per “ricambiare la tua cortesia”:ero curioso di vedere come scrivevi oltre che come commentavi e…sarei curioso di vedere anche come disegni.Io con carboncino e acquarelli riesco solo a sporcare me stesso e tutto ciò che mi circonda nel ragio di 3 metri,la stessa cosa che mi succede col gelato(anche se lì in raggio si riduce a una 50ina di centimetri!).
Pensa che nemmeno so cosa sia la scrittura creativa…effettivamente sei parecchio avanti ma mi documenterò.
Tornando a bomba,quella casa sembra un gioiellino…ma non concordo con la decisione di non piantarci più niente:è bella l’idea di far crescere in continuazione qualcosa di nuovo.In fondo,senza limitare il discorso alle sole piante,è proprio questo che dà un vero senso alla nostra esistenza.
Filosofia spicciola a parte,è stato un piacere “passare da queste parti”,ci tornerò spesso e volentieri.
Un salutone.
Ha ragione Beppe…………
Ho ragione??? Conte, dimmi dov’è l’imbrogli!
Un saluto a te, Cri. Se vuoi organizzare una merendina nella baracca faccelo sapere. Arriveremo in massa e porteremo un sacco di piantine nuove. Sempre che la famosa “Corte” non se le fumi prima.
Gentile signora, la linkai e inserii un sottotitolo appropriato.
Saluti, ossequi e amichevoli pacchette sulle spalle.
P.S.
Malgrado la sua devastante risposta al mio commento, continuo a pensare che un Raul Bova in tuta da lavoro le farebbe dire:”Rauuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuulllll”, talche’ l’ignaro passante potrebbe credere che dalle sue parti vi sia stato il ripopolamento del lupo marsicano ululante, in via d’estinzione.
Aribaci
A voi tre… Mstec005… tanto vale che risponda con post…troppo da dire.Però non prendermi in giro, poi ho visto che hai nel blog la copertina di un libro, immagino che abbia dei fogli sotto!
Io ho pubblicato 60 righe nel concorso vivimilano dell’anno scorso ( e devo dire che è stata una soddisfazione, visto ho scritto quattro cose in croce, in pratica i compiti per il corso!) Ambiguo il Conte, Lesorja ha detto tante cose giuste, chissà quale intendeva!
Merendine nella baracca ogni tanto capitano, il clou è la vendemmia verso la seconda metà di settembre…
Raul Bova tipo Supermario? Mah!
t’ho detto non è la bellezza che mi attira, e che non è una posa la mia.
Però mia madre l’anno scorso aveva detto che a raul bova un pensierino ce lo poteva anche fare. Mia mamma ha 92 anni. Contento?
Sto gongolando
Conte, ci sono! Correggimi se sbaglio, ma credo che tu abbia convenuto con me sulla qualità principale di Max, riferita al suo uso alternativo dell’organo del gusto. Particolarmente evidente nel commento (!) che ha lasciato.
Lesorja, credo anche Beppe, sarebbe uso alternativo dell’organo del gusto, ergo io NON LO MERITEREI???? ohimè tapina.
Cri, non ti fidare ciecamente di ciò che scriviamo. Corri dei rischi inimmaginabili!
Ok terrò presente. Mi sembravate un po’ pestiferi in effetti!
Beppe,se io non fossi un gentiluomo direi che sei un polifosfato organico più o meno compattato!!
La tua cinica malizia non si spiega:secondo me da piccolo una ferocissima suona barbaricina ti ha gonfiato di legnate…di qui tutto il tuo livore!!E il Conte SICURAMENTE non intendeva insinuare tali bassezze con quel commento !!
Quanto a quella copertina,cara Tiptop,non è un mio libro:ho solo “usato” quell’immagine per prendere per il c…o l’esimio Cr42falco,il quale a volte pende troppo dalle labbra di Sua Maestà (ecco perchè ho scelto il libro “Lesa Maestà”)…e non farmi dire altro!
Ok… allora potrò raccontarti del corso di scrittura creativa senza pensare che mi stai prendendo in giro!
Caspita che giro di nobili Conte Viscontessa Falcone e Sua Maestà…. e noi che eravamo marchesi e non lo siamo più.In effetti ora che ci penso me lo devo far dire da mio fratello …lui saprà bene la storia. A me sembra per una questione di figli illegittimi, ma non mi suona giusto, il mondo ne è pieno, solo i miei avi sono stati puniti? I soliti sfigati, fin dalle origini.
“Se io non fossi un gentiluomo”. Non lo sai, ma hai usato un periodo ipotetico di primo tipo.
Per finire, non hai ancora imparato a distinguere le semisonanti vocali. Ma non te ne crucciare, tanto non sono cose di cui ti potresti rendere conto.
semisonanti vocali?
Tippettoppe! Mi meraviglio di te! Noi che abbiamo fatto Greco dovremmo ricordarci delle gloriose lambda, mi, ni e ro (ma come cappero si scrivono i caratteri greci cù compiutèr?). Usare un ni al posto di un sigma è veramente un peccato mortale!
non mi ricordo più!
sono andata a riguardarmi l’alfabeto greco, che emozione gli spiriti, perispomena e properispomena. Scorrendo le pagine SUA MAESTà L’AORISTO…non mi ricordo più nulla.Invece il latino sì, dando una mano ai miei figli era una cosa miracolosa, come mi venissero in mente cose che mi sembrava incredibile sapessi. Comunque le semisonanti vocali continuo a non sapere cosa sono! RICORDO PIl’A
Aveste scritto ‘ste corbellerie auliche a tarda notte avrei anche potuto capire ma im pieno giorno….!!
E comunque è ora di finirla con la MILLANTATA superiorità del classico sullo scientifico.Per dirla alla Scalfaro-maniera ,IO NON CI STO!!
Quanto alla nobiltà,quella vera,io ne sono assolutamente distante ma,quantomeno,non mi faccio prendere da “tentazioni cortigianesce”…e non è poco.In questo mi sento molto vicino a Lesorja.
P.S.:prima che intervenga il “Devoto-Oli sardo”,intendevo scrivere “tentazioni cortigianescHe”…la H mancante è stata un errore di battitura.
Eh eh il Devoto Oli Sardo! Ma io non millanto nulla! A me lo scientifico che ha fatto mio figlio è sembrato difficilissimo. Il classico non mi sembra affatto un liceo difficile nè superiore, ma semmai peculiare. Semmai sono una sostenitrice dello studio del latino, sempre più isolata quando mi capita di parlarne.
Tu parlane comunque, e capirai di aver ragione ogni volta che il baluba di turno tenterà di usare un congiuntivo.
Credo che fossi caduta anch’io nell’uso del congiuntivo se non avrei fatto il classico, per non parlare dei plurali delle parole che finiscono per cia gia
Io non saprebbi dire cos’è ‘sta consecuzio temporibus…aspetto che un classico mi spiegherebbe cos’è visto che allo sientifico non ce lo dicevano.
Firmato:un baluba
Si scrive consecutio, pensa te che errori fanno quelli dello scientifico.
No comment!
Consiglierei anche un “temporis”. Temporibus non ci appiccica un “niente”.
Max, torna alle differenziali e non ti misurare in campi che ti sono ignoti!
Due errori in due parole… chettelodicoaffà?
Fermi tutti.
C’avete ricamato sopra sulla mia frase “ha ragione Beppe”!
Che voleva semplicemente dire: “Beppe ha ragione quando dice che Max è un leccaculo…………….”
Ora son più sereno eheheheh 🙂
No no poi s’era capito…
E’ che sono due ragazzacci,si picchiano sempre così?
Conte,quoque tu…anzi no,scusate “l’invasione di campo”:2x+5y-3z=1
Va meglio così?!?!?
Togliete il latino o il greco a voi classici e non trovate nemmeno il barattolo del caffè !!
Non è vero! L’esempio non è calzante, una volta forse, ora il latino e il greco sono stati superati dagli occhiali!
… che poi sarebbe “tu quoque”.
Tanto io non bevo caffè. Solo Nepente!
Tsè, Lesorja, rallegriamoci che non abbia scritto coque, che era anche ora di cena.